Natale è passato da un po’, ma non potevo non proporti
questa deliziosa corona augurale che ho realizzato nell’ultimo weekend
prefestivo, un po’ perché volevo prendermi una pausa dallo studio, un po’
perché sentivo un forte bisogno di portare in tavola un po’ di spirito
natalizio e spandere in casa il profumo di mela che caratterizza la
particolarissima farina che ho utilizzato, e di cui ti ho già parlato qui,
e quello di cannella del vin brulé.
Il procedimento è all’incirca quello dell’angelica,
celeberrima preparazione che, con il danubio,
impazzava, in versione sia dolce che salata, nei miei primi anni di blog,
non so perché adesso va di moda chiamarla “corona” o “ghirlanda”, forse suona
un po’ meno provinciale.
So che il risultato ottenuto stavolta non è perfetto a vedersi, forse ho abbondato un po' con il ripieno, che ha sbordato da tutte le pieghe, ma il bello di queste preparazioni è la ridondanza della farcia, no?
So che il risultato ottenuto stavolta non è perfetto a vedersi, forse ho abbondato un po' con il ripieno, che ha sbordato da tutte le pieghe, ma il bello di queste preparazioni è la ridondanza della farcia, no?
Per innaffiare degnamente tanta abbondanza, non potevo che scegliere uno dei miei rossi preferiti, tendenzialmente consigliato sulle carni "importanti", ma che io, per la sua nota vegetale e austera, preferisco degustare con i formaggi: il Refosco At, Aquila del Torre, dall'omonimo vitigno autoctono friulano, vendemmiato e vinificato con cura e passato in acciaio, per mantenerne intatte le caratteristiche varietali.
Al naso è profondo, con note di piccoli frutti rossi, "maturi ma non troppo", e note pungenti pepate e balsamiche. In bocca risulta asciutto, fine nella struttura e composto nei tannini. L'alcolicità è esattamente quella necessaria a sostenere la struttura non troppo alveolata dell'impasto, che, essendo realizzato con una farina integrale, rimane piuttosto compatto. La sensazione finale, in combinata con la dolcezza aromatica del taleggio e la speziatura dello speck, è molto gradevole, lascia, diciamo, quel qualcosa in più che sempre ricerco in un abbinamento meditato, laddove, pur evitando una prevalenza troppo netta del vino sul cibo, vorrei comunque che il primo costituisse un arricchimento e non solo un accompagnamento.
Ingredienti:
- un cucchiaio di spezie per vin brulé (Cannamela)
- un bicchiere di vino rosso
- 600 gr di farina “per Pane d’Autunno” (distribuita da e-delices)
- un cucchiaino di zucchero
- un cucchiaio di sale affumicato (Gemma di Mare)
- una bustina di lievito di birra secco
- 200 gr di taleggio (Bontaleggio Mauri)
- 150 gr di speck Alto Adige IGP
- una manciata di mirtilli
- scaglie di tartufo qb
- due cucchiai di miele al tartufo
Procedimento:
Trita finemente le spezie e introducile, con il vino, la
farina, il sale, lo zucchero e il lievito nel cestello della macchina del pane,
nell’ordine indicato nelle istruzioni, e avvia il programma “impasto e
lievitazione”.
Dadola lo speck e fallo rosolare in una padella, senza aggiungere altri grassi.
Raschia la crosta del taleggio (ma non eliminarla, è la parte migliore!)
Dadola lo speck e fallo rosolare in una padella, senza aggiungere altri grassi.
Raschia la crosta del taleggio (ma non eliminarla, è la parte migliore!)
Al termine del programma della mdp, estrai l’impasto ottenuto e dagli due giri di
pieghe a fazzoletto o di rinforzo e lascia riposare per 15 minuti, dopodiché
stendilo in rettangolo molto sottile.
Distribuisci sopra il taleggio sbriciolato, lo speck, cospargi con i mirtilli e le lamelle di tartufo e arrotola
molto strettamente. Sigilla i bordi e, con un coltello affilato, dividi il
cilindro in due, per il lungo e intreccia i due filoni così ottenuti,
mantenendo la superficie aperta sempre verso l’alto. Richiudi la treccia a
formare un anello e disponilo sulla placca del forno foderata di carta speciale o, se preferisci che la preparazione cresca verso l'alto, in uno stampo a ciambella.
Lascia lievitare al caldo ancora per circa 45 minuti, nappa con il miele e inforna a 200° per 30 minuti o finché l'impasto non sarà leggermente brunito.
Lascia lievitare al caldo ancora per circa 45 minuti, nappa con il miele e inforna a 200° per 30 minuti o finché l'impasto non sarà leggermente brunito.
8 commenti:
Buongiorno cara Sere,
mi piace invece quando il ripieno trasborda dalla teglia :) semplicemente irresistibile questa ciambella. Ottimo anche l'abbinamento
Lì per lì pensavo fosse un dolce....invece è una magnificenza salata, mmmmmmmmmmm
Sai sempre stupirmi con la tua fantasia negli accostamenti di gusto, deve essere una squisitezza...
Buon lunedì tesoro
P.s: massima invidia da parte mia per la tua linea perfetta, altro che dieta, sig.... ;) Bacio
Wow Serena questa è una super coccola,che bella la trovo davvero magnifica e non sai quanto la condividerei con te,oggi questo lunedì mi sembra più pesante degli altri una coccola ci sta proprio bene!
Z&C
Ciao! ma com'è invitante questa torta lievitata!
Taleggio morbido, saporito speck, freschi mirtilli...ottimo trio per una pasta così aromatizzata al vino.
Eh poi..bè, di classe il tocco del tartufo! Quasi quasi organizziamo una gita da te in primavera ;)
Sono completamente d'accordo con te, più farcia c'è meglio è :-)
l'abbinamento taleggio, speck e mirtilli deve essere delizioso, molto nordico
sento i profumi che si sprigionano e l'abbondanza di tutti questi ingredienti che adoro la rendono irresistibile
Abbonda, abbonda di farcia che un ripieno così gustoso non guasta mai :)
Il ripieno adesca come le sirene ....vieni vieni a mangiarne una fetta ....non avrei pensato fosse una torta salata ...magnific !!!! Vero che cannamela fa le spezie per il vin brule '? Mi ero fatta dare la ricetta visitando un presepe vivente a Natale ...immagino così sarebbero più complete ;-)
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