In genere per il mio
compleanno ho sempre proposto torte magnificenti, farcite e sormontate di
crema, oppure cheese cake dalla consistenza languida e scioglievole.
Beh, quest’anno va diversamente: la Torta Barozzi, storico
dolce di Vignola, non ha certo un aspetto sontuoso e del resto, non sono
nemmeno sicura che la mia ricetta abbia qualcosa a che fare con quella
originale, conservata gelosamente dalla Pasticceria Gollini. Di sicuro il geist
di prugnole è una mia aggiunta, per sopperire alla mancanza di mandorle amare,
proprio in virtù dell’intenso aroma del distillato, che, paradossalmente, pur
essendo realizzato a partire da questi piccoli frutti selvatici, profuma
inequivocabilmente di confetti e calissons.
Quanto al fruttosio, sono sincera, non l’ho utilizzato per ragioni salutiste (quando mai?), ma semplicemente perché era l’unico dolcificante bianco che avessi in casa e non ero molto sicura di desiderare una torta resa granulosa dallo zucchero scuro.
Sicuramente i
modenesi mi lapideranno per queste blasfemie, ma i miei amici hanno apprezzato
così tanto che per le foto ho dovuto prepararne un’altra, visto che una metà è
sparita dopo cena e il resto è finito in tanti piccoli contenitori da asporto
per addolcire qualche risveglio, all’indomani.
Ingredienti
- 40 gr di mandorle
- 130 gr di fruttosio (Novafruit – Novarese Zuccheri)
- 120 gr di burro
- 350 gr di cioccolato fondente (Icam)
- 50 gr cacao amaro (Icam)
- 20 gr di caffè in polvere (miscela Pelourinho - Magazzini del Caffè)
- due cucchiai di geist di prugnole (Raritas Roner)
- 3 uova
Procedimento:
Tosta le mandorle, riducile in farina e mettile da parte.
Lavora a crema il burro con lo zucchero, fondi il cioccolato a bagnomaria e
incorporalo al composto. Amalgama il resto degli ingredienti e versa l’impasto
in una tortiera da 26 cm di diametro (sarebbe meglio uno stampo rettangolare da
20 per 30, ma il mio era occupato da altre preparazioni), rivestito di
alluminio leggermente sporcato d’olio.
Inforna a 160° per
circa 30 minuti.
Controlla spesso,
perché la Torta Barozzi ideale rimane morbida, quasi umida, al centro (ma non quanto
i coulants) e sulla superficie deve formarsi una crosticina leggera, un po’
crepata.
Il mio primo esperimento non
è pienamente riuscito, nel senso che l’interno è rimasto effettivamente “fondente”,
ma della crosticina non c’era traccia, comunque era buonissima.
Non sono usa consumare alcolici con il dessert e, quando
studiavo per il diploma di sommelier, la parte più ostica per me è stata
comprendere non tanto i principi dell’abbinamento tra vini e cibi zuccherati,
ma perché mai un dolce dovesse essere accompagnato da qualcosa di diverso dal
caffè.
Alcuni accostamenti, però, funzionano, soprattutto se sorretti
dall’autorevolezza della tradizione e della territorialità: il Lambrusco dolce,
con la Torta Barozzi, è un obbligo sociale. La mia scelta cade, nuovamente, su
un’etichetta Medici Ermete, il Bocciolo
Grasparossa, fermentato naturalmente, fino a raggiungere un’alcolicità
molto contenuta e preservando, quindi, un alto grado zuccherino, che lo rende
assai gradevole sui dessert ai frutti di bosco, ma anche, appunto, sul
cioccolato, visto che la nota acida è presente, ma non prevalente e che, su
tutto, svettano gli intensi profumi di lamponi e violetta, che si replicano in
bocca, creando una felice sinfonia con il cacao.
13 commenti:
Questa torta la conosco Sere e sono certa che anche la tua nonn è da meno anzi mi salvo subito la ricteta voglio proprio provarla questa weekend!!Bacioni grande,Imma
la conosco solo di nome ma non l'ho mai assaggiata
come tutto ciò che è cioccolatoso mi attira da matti. csoì bella umida e scioglievole dev'essere libidinosa :)
un bacio, buon we
AUGURI ^_^
Era da tanto che aspettavo questo post Serena. Varie volte avevi parlato della tua versione della mitica e segretissima torta Barozzi e io no vedevo l'ora di leggere la ricetta. Io ho fatto qualche prova basandomi su ricette viste qua e la ma non erano venute affatto bene.
Che torta goduriosa!
Buon compleanno ;)
Sere....forse non ti ho fatto gli auguri, sono talmente fusa in questi giorni e ti chiedo perdono...auguri in ritardo!!!!!!
La torta barozzi non la conosco, ma vedendo le tue foto...mmm, che acquolina!
Baci cara e buon fine settimana
la mitica Barozzi! l'ho assaggiata nella pasticceria originale ma mai replicata, di sicuro la tua, anche se non identica, sarà di sicuro una bomba a giudicare dalle foto e dagli ingredienti! :-P
ciao e auguri, anche se in ritardo
Dalle foto vedo che ha una consistenza fantastica, ne immagino il meraviglioso sapore...davvero deliziosa!!!
Auguri Serena, a presto...
Premesso che io il mio compleanno non lo festeggio, se proprio fossi costretta sceglierei una torta così: poco appariscente, ma di sostanza e così ricca di cioccolato da cancellare ogni malinconia
Claudette
Sere auguroni...sai che per me non c'e' cosa piu' giusta che autofesteggiarsi con una torta fatta da se e condivisa con gli amici...a vederla cosi' cioccolatosa capisco anche la voglia di portarsene parte a casa....ammetto...anche per me e'imprescindibile il dolce con il caffe' . Ancora auguriiiiiiii!!!!!!!!
tantissimi auguri tesorooooooooooo!! scusa il ritardo... comunque questa torta è degna di un compleanno, anzi la sto divorando con gli occhiiiiiii!! ho segnato la ricetta che voglio provarla!!
Rinnovo gli auguri e ti dico che questa torta è troppo buona....da fare subito!!
Io credo che il modo migliore per capire se una ricetta sia buona o meno sia proprio il giudizio degli altri e se si sono portati a casa gli avanzi penso sia stato un successo!!!!
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