Devo
ammettere che l’idea di partenza era del tutto diversa: con i fagioli rossi che
mi erano avanzati dalla preparazione del chili
volevo fare un’insalata di riso con mais, pomodori, chorizo e altre amenità
estive di ispirazione tex mex da portare a un pic nic. Poi è tornato un freddo
ladro (da noi si dice becco) e ho accantonato un attimo i progetti campestri
per rivolgermi a una zuppa che mi scaldasse in una domenica piovosa. Poi mi è
venuta fame e ho pensato che aggiungere una pasta dal formato allegro e delle
erbe profumate, che simulassero la primavera, avrebbe reso il mio pranzo più
completo e saziante.
Poi mi è venuto sonno e ho
pensato che, per conciliare il mio riposino pomeridiano domenicale di rito, ci
voleva proprio un bicchiere (giusto uno, a pranzo non bevo quasi mai, solo un
goccio di spumante per Natale) di rosso toscano, di quelli schietti, che si
lasciano bere senza pretese posh, uno Sterpato
Rosso Varramista, da 80% Sangiovese,
passato in rovere per una sferzata di pepe sui caratteristici frutti rossi, e
un altro 20% di Cabernet Sauvignon e Merlot, barriccati, per renderlo piacione
e un po’ ruffiano al palato e sottolineare la speziatura . Il tannino rimane presente, come nella
migliore tradizione del nostro territorio, a bilanciare la pastosità dei legumi
e la tendenza dolce dei taralli, la buona morbidezza equilibra la sapidità del
parmigiano, mentre i profumi esuberanti del Cabernet richiamano l’aromaticità
del finocchio e del rosmarino.
Ingredienti:
- 100 gr di fagioli kidney rossi (Melandri Gaudenzio)
- uno spicchio di cipolla bianca
- 5 rametti di rosmarino
- olio evo
- una foglia di alloro
- un pezzetto di cotenna di speck o pancetta
- un cucchiaio di amaro alle erbe (Alpler Roner)
- 60 gr di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi (Bertinelli)
- 8 taralli di farro al finocchio (Prometeo Urbino)
- 500 gr di ruote (Pastificio Colavita)
Procedimento:
Il giorno prima metti i fagioli in ammollo.
All’indomani, affetta finemente la cipolla e soffriggila in
olio evo, con gli aghi di un ramo di rosmarino, unisci i fagioli scolati, la
cotenna, una presa di sale e acqua a coprire.
Cuoci i fagioli finché non saranno teneri (circa mezz’ora in
pentola a pressione, un’ora in pentola tradizionale), elimina la cotenna e
frullali a crema con l’acqua di cottura. Aggiungi l’amaro e metti da parte.
Grattugia il parmigiano, trita il rosmarino, riduci i
taralli in briciole grossolane e mescola il tutto.
Lessa la pasta secondo le istruzioni sul pacchetto. Nel
frattempo porta la passatina di fagioli a ebollizione e versala in sei fondine.
Scola le ruote, distribuiscile sulla crema e completa con una manciata di “crumble”.
9 commenti:
Ottimo l'utilizzo del Sangiovese per dare carattere! Come improvvisazione ti è riuscita davvero bene e sembra ottima in queste giornate freddine di fine aprile.
una deviazione dall'idea originale che però ti ha portata ad un ottimo punto di arrivo :)
col freddino che è tornato inaspettato, una bella minestra è ancora un comfort food molto gradito
un bacio, buona serata
che ricetta meravigliosa, profumata, saporita, rustica.... se posso dirlo...preferisco questo piatto all'insalata di riso!!! un abbraccio
le ruote piacciono tanto al piccolo di casa.un piatto gustoso e completo!
molto interessante questo primo piatto...da provare!
Sei sempre brava a trovare idee nuove...io invece son sempre tradizionalista al massimo, sob!
Serena! Ciao finalmente riesco a passare per un saluto. Un bacio grande grande! Spero tutto bene.
il profumo del sangiovese che da' carattere arriva fino a qui. i colori di questo piatto sono altrettanto belli. brava
Anche io faccio ancora fatica a lasciare le zuppe...con queste ruote altro che se non viene la voglia di mangiàrne e poi scg
hiacciare un riposino!!!
Le mie sincere congratulazioni per il tuo sito! Mi ha aiutato molto e apprezzato, in particolare che tutte le vostre azioni sono interessanti. Lunga vita al tuo sito. Soprattutto, non mollare mai; il vostro blog è davvero al top!
Buona fortuna
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