La Bisna è una zuppa tradizionale
friulana che si fa con i fagioli, le rape, la polenta, tanto lardo e la farina bianca
tostata nel burro.
Quindi, essenzialmente questa non c’entra
niente, perché lardo e burro non rientrano nella mia piramide alimentare e ho
scoperto in extremis di non avere fagioli. Ho pensato di arricchirla con un po’
di formaggio, ma poi mi sono accorta che il piatto in sé era già completo,
mancava solo una pennellata di colore e l’ho decorato con un pugno di germogli
di ravanello, che avevo fatto sbocciare pochi giorni nel mio germogliatore,
finalmente rimesso in funzione.
Le dosi sono molto abbondanti, io
ne ho fatto tre pasti, più un avanzo che ho fatto gratinare (stavolta con il
formaggio) e ha avuto tempo di trasformarsi da zuppa dell’amor di sé a zuppa
della tristezza fino a zuppa della consolazione, ma in ogni caso sempre in
compagnia di un calice di Kay, un
100% corvina, vitigno autoctono della Valpolicella, che Sartori vinifica in purezza, una scelta
alquanto singolare, che dà origine a un prodotto a mio giudizio assolutamente
incantevole, di grandi soddisfazioni, dall’intenso profumo di amarena, di cui
si ritrovano tracce anche al palato e che colpisce per la risolutezza del
retrogusto.
Ingredienti
- 250 gr di ceci secchi (Girolomoni)
- 1 cipolla
- 3 rape bianche
- olio di semi di girasole qb
- 1 foglia di alloro
- 1 rametto di rosmarino
- 2 prese di sale
- 100 gr di farina di mais per polenta
- una presa di lievito alimentare in scaglie
- 4 pugni di germogli di ravanello rosso (per me autoprodotti con il germogliatore Bavicchi)
- olio extravergine di oliva bio (Intini)
Procedimento:
Il giorno prima, metti i ceci in
ammollo.
All’indomani, pela la cipolla e affettala
a velo. Monda le rape, eventualmente elimina la scorza esterna, se rugosa (ma
se sono fresche non sarà necessario, è sufficiente lavarle bene) e tagliale a
julienne.
Fai stufare le cipolle con l’alloro
e il rosmarino in un filo d’olio di semi, salando leggermente, per agevolare il
rilascio dei liquidi. Unisci le rape e falle saltare per un apio di minuti, per
insaporirle. Aggiungi i ceci scolati e acqua a coprire. Se utilizzi la pentola
a pressione, cuoci per 20 minuti dal fischio, altrimenti per 40 dall’ebollizione.
Scopri e fai addensare, lasciando sobbollire scoperto. Versa la quantità d’acqua
indicata sulla confezione della polenta, un altro cucchiaio d’olio, riporta a
bollore e aggiungi la farina di mais. Sbatti rapidamente con una frusta per
evitare la formazione di grumi e porta a cottura.
Servi ben caldo, cosparso di
lievito alimentare, decorando con i germogli e un filo d’olio evo di buona
qualità.
6 commenti:
Sinceramente l'idea di mettere del lardo in una zuppa non mi attira affatto, meglio la tua versione alleggerita. Mi sembra di capire che sia una cosa intermedia tra la classica polenta e una zuppa di ceci e verdure
adoor al tua versione e anche a me le zuppe durano giorni:-)!!!baci
Zuppa buonissima con i cecima posso dire che in questo tegamino e con i germogli è anche sciccosa...come quelle zuppe che ormai servono nei locali dove si assaggiano i vini...
Non conoscevo questo piatto, ma dev'essere strepitoso...tu l'hai " veganizzato" alla grande! Un abbraccio cara
Je vous remercie Tout d'abord vierta el blog ce génial. Je viens tous les jours semana compris final! Bonne continuation
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