Quest’anno, purtroppo, non ho
avuto tempo a sufficienza per preparare i dolci tipici natalizi, tantomeno i
biscotti. Quando scrivo “non ho avuto tempo” non intendo dire che ho dovuto
salvare il mondo da un’invasione aliena o scoprire il vaccino contro l’anemia
falciforme, probabilmente ho preferito dormire, leggere o farmi la manicure,
che poi, si sa, con i lavori di cucina lo smalto si sbecca.
Mi sono limitata allo Stollen, in
versione leggermente modificata rispetto alla tradizione austriaca, che lo
vorrebbe speziato e ripieno di marzapane, perché è un panbrioche relativamente
semplice, che si conserva piuttosto bene per molti giorni. La tradizione
vorrebbe che, addirittura, fosse preparato 15 giorni prima e mangiato per
Natale, infatti l’impasto è piuttosto consistente e poco arioso.
Lo trovo più adatto alla
colazione che non al fine pasto, ma in questi giorni lo si può anche gustare
per merenda o offrire agli amici di passaggio per gli auguri o per un brindisi.
In accompagnamento a un dessert, nel
periodo natalizio non si può che stappare una bollicina con un percettibile
dosaggio zuccherino. Non amo particolarmente gli spumanti dolci, i metodo Asti,
per capirci, che in questi giorni vanno per la maggiore, penserai che sono una
snob e che nemmeno sotto le feste mi faccio coinvolgere dall’atmosfera
convivial-popolare, ma è così, preferisco prodotti più strutturati.
Ho scelto quindi un metodo
classico, un Dèmi
Sec Berlucchi, prevalentemente da
Chardonnay, per un risultato il più possibile raffinato, con una piccola
percentuale di Pinot Nero, a dargli spalla. Dopo 18 mesi sui lieviti e due di
affinamento in vetro, il risultato è suadente, quasi sognante, spumoso come una
nuvola e scintillante come l’oro alla vista, delicato al naso, con sentori
fanciulleschi di fiori bianchi, miele, frolla burrosa e albicocca essiccata. In
bocca, il residuo zuccherino si stempera con l’acidità elegante, evitando i
risvolti ruffiani dei vini dolci da battaglia.
Ingredienti
- 3 cucchiai di sciroppo al ponch al mandarino (Toschi)
- 3 cucchiai di caffè espresso
- 3 cucchiai di geist di nocciole (Roner)
- 75 ml di acqua
- 150 gr di burro + altro per la copertura
- un uovo
- 500 gr di farina manitoba
- 50 gr di pinoli tritati
- 3 cucchiai di zucchero di canna demerara (Barbados Elite Novarese Zuccheri)
- un pizzico di sale
- una bustina di lievito
- 100 gr di arancia candita
- 3 cucchiai di crema di marroni (VIS)
- una tavoletta da 100 gr di cioccolato bianco
- zucchero a velo qb
Procedimento:
Inserisci i primi 10 ingredienti
nel cestello della macchina del pane e avvia il programma “impasto e
lievitazione”. Al segnale acustico per l’aggiunta
degli ingredienti unisci i canditi.
Terminato il programma, dai all’impasto
due giri di pieghe stretch&fold e lascia riposare per altri 15 minuti.
Stendilo in un rettangolo, vela la superficie di crema di marroni e deponi la
tavoletta di cioccolato intera vicino a uno dei bordi e arrotola l’impasto
tutto attorno. Sigilla i bordi e premi il mattarello al centro di questa sorta
di “strudel”, per creare un incavo.
Lascia lievitare fino al
raddoppio e inforna a 180° per circa 40 minuti.
Appena sfornato, sfiocchetta la
superficie di burro e spennellalo per farlo fondere e distribuirlo. Spolvera di
zucchero a velo e lascia solidificare. Ripeti l’operazione più volte (questo il
procedimento di rito, io ho preferito cospargere lo zucchero a velo a freddo,
senza usare il burro, non avevo tempo).
3 commenti:
Che buono che deve essere.
TI abbraccio e ti auguro Buon Natale
lo stollen è un dolce che mi riprometto di fare da tanto e poi mi dimentico, complice anche la mancanza di marzapane e la non voglia di prepararlo da me. mi intriga un sacco questa tua cersione rivisitata, sicuramente molto golosa :) un bacione e tantissimi auguri di buone Feste
Non avrai avuto tempo ma hai colto nel segno, un dolce sicuramente dai profumi del Natale e vino raffinato....chi è passato da te deve aver avuto dolcissimi auguri!!! Buon Natale Sere, anche se in ritardo!!!!!!
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