15 mag 2017

Borscht Freddo al Finocchietto


Ho silenziato il blog perché mi rendo conto che non sono più in grado di scrivere… a volte mi capitano sotto gli occhi i vecchi post e mi chiedo da dove venissero la fluidità di espressione, le capacità evocative, alcuni guizzi di sagacia.
La mia fantasia in cucina si prosciuga con il mio eloquio e con il mio spessore emotivo, sempre più spesso mi sorprendo a replicare ricette assodate, quando non a mangiare a caso, a cercare le parole, quando non a tacere, a schivare il coinvolgimento, quando non ad astrarmi.
Come aggiungere valore a una brutta copia di quel borscht indimenticabile che una cara amica bielorussa cucinò per me nei giorni spensierati in cui partecipavo attivamente alle attività del couchsurfing, in versione calda, da sorbire in un’umida serata ottobrina, o fredda, all’indomani, per una pausa pranzo nutriente?
Tatiana era andata al mercato, aveva acquistato tutti gli ingredienti freschissimi, si rifiutò di transigere sulla sostituzione della panna acida, che non riuscivamo a trovare, con lo yogurt, preparò il brodo a parte e bollì le verdure separatamente, dopo averle cubettate con calma serafica, cantando arie d’opera, di cui era appassionata. Parlavamo di gatti e di politica, di arte e di cucina, io correggevo il suo italiano e lei il mio inglese. La nostra risposta preferita era “yes, but no”, una forma di diplomazia per non dire “ti stai sbagliando” e, mentre io mi sforzavo di ricambiare la sua dedizione nel cucinare bielorusso con esperimenti creativi, quando ci salutammo, mi confessò che un piatto italiano che avrebbe tanto voluto assaggiare erano gli spaghetti al pomodoro.
Fu l’unico lato comico di quell’addio bagnato di pioggia e lacrime.
Adesso il ricordo di Tatiana è incasellato tra le cose belle che ho vissuto, nella sezione “iniezioni di fiducia nel genere umano” e il suo borscht non è replicabile, quindi te ne propongo una versione meno brigosa, in pendant con la pigrizia intellettuale che ha caratterizzato questi ultimi mesi

Ingredienti:

Procedimento:
Dadola il misto per soffritto e fallo stufare nell’olio finché non sarà ammorbidito. Nel frattempo, pela le barbabietole, tagliane 3 a cubotti e l’ultima à la julienne.
Aggiungi nella pentola il brodo granulare, le rape, i crauti con i loro liquido di conservazione, i pomodori e il finocchietto.
Copri d’acqua e lascia sobbollire per 30 minuti.
Lascia raffreddare completamente prima di servire, con un’ulteriore spruzzata di aceto balsamico e una cucchiaiata di panna acida a sormontare ogni porzione.


6 commenti:

Manu ha detto...

Ma che bei colori, fantastici.
Il sapore deve essere squisito!
Ti abbraccio

Dolci a gogo ha detto...

Tesoro bentornata:-)!!mi sono mancate le tue ricette gustose e raccontate sempre alla perfezione con le tue emozioni e i tuoi pensieri e questo piatto ha dei colori favolosi ed invitanti. Baci,imma

elenuccia ha detto...

Io continuo ad amare i tuoi racconti, hai fatto davvero un sacco di esperienze affascinanti. Ti confesso che ho assaggiato una volta il borscht in Ucraina e non mi era piaciuto forse perchè non amo i crauti cotti. O forse perchè non erano stati fatti con tanto amore come quelli della tua amica Tatiana

Simo ha detto...

Questa è una zuppa che non ho mai assaggiato e che mi incuriosisce assai...
E sappi che mi piace leggerti, sempre..
Un bacio grande grande

lucy ha detto...

ben tornata e come si risveglia la primavera ti risvegli tu!

nelcestinodienela ha detto...

Non importa in che fase della vita tu sia, le tue ricette non sembrano mai scontate anche se credi che siano rivisitazioni spesso per me sono novità assolute. ..le parole vanno a vengono...sono le giuste fasi di chi non si nasconde ma è così com'è. Un bacio!