Questo è sicuramente il dessert
adatto a chi non ama i dolci troppo dolci, ma è così profumato che se lo fa
perdonare.
Già la crosta è una delizia, acidula
e croccante per la presenza della robiola e di una farina grezza e ruvida, che
sa di antico e di autentico. Il ripieno di mele e mirtilli ricorda le montagne
e le tisane della sera e, mentre sobbolle dolcemente sul fuoco, sembra di
trovarsi in una baita a 2000mt, bevendo vin brulé, quando fuori nevica.
Non amo molto passare i giorni di festa da sola, ma, per una volta cucinare, in un silenzio rotto solo dal levarsi del fil di fumo dalla casseruola, dietro ai vetri appannati dal vapore, è stato terapeutico quanto un bagno di fieno.
Non amo molto passare i giorni di festa da sola, ma, per una volta cucinare, in un silenzio rotto solo dal levarsi del fil di fumo dalla casseruola, dietro ai vetri appannati dal vapore, è stato terapeutico quanto un bagno di fieno.
Tazza da the Easy Life Design
Ingredienti:
- 400 gr di farina Antiqua tipo 2
- una bustina di lievito in polvere
- 200 gr di robiola (Nonno Nanni)
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva delicato (io ho usato un monocultivar di Olivastra del Frantoio Intini, dal profumo di mela e dal gradevole retrogusto di mandorla)
- 4 mele rosse
- un vasetto di mirtilli sciroppati (Toschi)
- due cucchiaini di zenzero in polvere
- una stecca di vaniglia
- un cucchiaio di preparato in polvere per budino alla vaniglia (Stevida)
- 8 biscotti sfogliati alle mandorle (io ho utilizzato le celebri cialde 6.0 mignon di Montecatini della Famiglia Desideri)
- un dito di latte
- un cucchiaio colmo di zucchero alla cannella (Novarese Zuccheri)
Procedimento:
Mescola la farina con il lievito.
Incorpora gradualmente la robiola e l’olio extravergine e, eventualmente, l’acqua
sufficiente ad ottenere un impasto maneggevole.
Avvolgilo nella pellicola per
alimenti e riponi in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo, lava le mele,
elimina i torsoli e taglia ciascuna in 8 spicchi.
Scola i mirtilli, raccogliendo lo
sciroppo in una tazza e rabbocca quest’ultima con acqua sufficiente a riempirla
completamente, in modo da ottenere 250 ml di liquido in totale.
Metti le mele, il liquido, metà
dello zenzero e la stecca di vaniglia incisa a metà in una casseruola, porta a
ebollizione e cuoci per 25 minuti a fiamma media. Fuori dal fuoco unisci i
mirtilli tenuti da parte e lascia raffreddare.
Intanto fodera la base e i laterali
di una tortiera smerlata da 26 cm di diametro imburrata con 2/3 dell’impasto
alla robiola. Cospargi il fondo con il resto dello zenzero e le sfoglie alle
mandorle sbriciolate. Unisci al composto alla frutta ormai freddo la polvere
del budino o, in alternativa, un uovo sbattuto, e versa nell’incavo della
crostata.
Utilizza il resto dell’impasto
tenuto da parte per ritagliare con una rondella dentellata delle strisce da
disporre a losanghe sulla superficie, spennellale di latte e cospargile con lo
zucchero alla cannella.
Inforna a 180° per circa 50
minuti e lascia raffreddare completamente prima di affettarla.
18 commenti:
davvero strepitosa...quella briseè al formaggio...beh, è una bomba, da fare assolutamente!
Interessante questa versione della frolla...Da provare!!!
te l'ho già detto, ma te lo ripeto...hai il dono di raccontare e di evocare immagini e profumi!
Ho voglia di preparare questa crostata solo in base alle tue parole!
Hai mai pensato di scrivere un ricettario narrato?
Leggerti è un piacere :)))))
Tesoro hai realizzato un altra idea da copiare al volo, sei geniale e poi mi piacciono da matti le crostate con una base cosi particolare deve essere il top!!Bacioni,Imma
questo dolce sembra perfetto per me, che non amo i dolci troppo zuccherosi, e mi piace molto l'aggiunta della robiola, Un abbraccio SILVIA
E io non potevo non lasciare un commento a questa meraviglia!!!Adoro questi accostamenti strani e bizzarri che alla fine non si sa perche.....hanno quella marcia in piu......davvero da provare questa torta!!!!
Solo leggendo la prefazione mi sono ritrovata a sognare il tepore della cucina di una baita di montagna, la neve fuori ed io inebriata dal profumo delle spezie e della composta di mele. Questa crostata è come un caldo abbraccio da cui spero di farmi avvolgere nel prossimo fine settimana. Un bacione, buona giornata
bellissima questa crostata! complimenti sere...bel mix di gusto!
A vedere questa frolla dal colore cosi' rustico gia' ti invoglia alla prova perche' capisci che non e' la solita...poi con un ripieno cosi' mi sentirei anche io sulle alpi del Tirolo....
Che meraviglia questa crostata!
La prima immagine fa veramente venir voglia di allungare una mano e servirsi… :)
Buon mercoledì!
ti rispondo in merito al malto nocciola. E'malto (uno zucchero poco dolce) addizionato di crema di nocciole. La consistenza è quella del miele. E' buono nel latte caldo o come ingrediente in torte e biscotti ;)
Favolosa la crosta così grintosa e rustica che avvolge il profumato e delizioso ripieno!!! Sempre bravissima!!!
Bacioni, buona serata...
ma dai mi incuriosisce moltissimo la frolla così poi penso ottima con questo ripieno rustico
Ciao Serena! Ho appena scoperto il tuo blog e ottime ricette, ci siamo unite ai tuoi lettori fissi con bloglovin, se ti va di passare da noi ci trovi qui:
www.sevacolazione.blogspot.it
V
una vera bontà!!! e poi bellissima...
Già l'idea che questa torta possa evocare l'atmosfera di una baita in montagna (mi accontento anche di una quota inferiore ai 2000 m) mi conquista!
La brisée io la preparo spesso con la ricotta (per i dolci) o con il caprino (se destinata ad essere il guscio di una torta salata): ho iniziato per motivi "dietetici", ma continuo perchè mi piace, molto.
A presto,
Claudette
Ciao! che buona questa crostata! sembra quella delle riviste! semplice semplice e doratina in superficie! brava davvero!
un bacione
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