Mi ricorda certi pomeriggi
giovanili trascorsi a Siena, seduta per terra a guardare bambini e cani
rincorrersi pazzi di gioia con l’equilibrio e la prospettiva falsati dalla
singolare forma a conchiglia di Piazza del Campo. Scendeva la sera e ci
rifugiavamo da Nannini, per una cioccolata calda e una fetta ipercalorica di Panforte
o di Torta di Cecco, sentendoci, per una volta, molto eleganti e ricercati,
dopo tanti locali a buon mercato e cibo da asporto.
Giulia ha raccontato magnificamente la tradizione
pasticcera senese qualche anno fa, nel post
da cui ho tratto la ricetta, anche se non ho resistito alla prospettiva di
apportare qualche modifica tutta mia, per avvicinarlo un po’ al panpepato con l’aggiunta
del cacao e ai cavallucci, con un sottile profumo di anice, e l’aroma carnale
del miele di castagno, una pianta che affonda le sue radici nelle profondità
del terreno dei boschi toscani e che per secoli ha influenzato anche la nostra
tradizione vinicola. Anche l’uso della farina di farro, tanto caro alla nostra cucina
regionale, fa parte di questa rivisitazione del panforte classico, che ha raccolto
un consenso plebiscitario inaspettato, mentre i cranberries sono il tocco
cosmopolita che secondo me un po’ mancava e che ci sta benissimo.
Contrariamente a quello che si
pensa il procedimento è semplicissimo, a scoraggiare un po’ è la lista degli
ingredienti, sicuramente non economici, ma per Natale si può fare uno strappo,
in barba alla crisi, soprattutto perché con queste dosi otterrai, come spiegato
sotto, un panforte tradizionale o due più sottili, più simili a quelli che si
trovano in vendita, ma non è certo uno di quei dessert che spariscono in un
pomeriggio o che si conserva con difficoltà.
Ingredienti:
- 350 gr di mandorle (Eurocompany)
- 100 gr di arancia candita
- 100 gr di cedro candito
- 100 gr di cranberries
- 120 gr di farina integrale di farro (Prometeo Urbino)
- 2 cucchiai di cacao amaro in polvere (Icam)+ il necessario per la copertura
- due cucchiai di spezie per panforte (Il Mondo delle Spezie)
- 45 gr (9 bustine) di zucchero all’anice (Novaroma Novarese Zuccheri)
- 160 gr di miele di castagno (Cascina San Cassiano)
- 3 cucchiai di acqua
Innanzitutto tosta le mandorle, preferibilmente nel forno,
in modo da poterle stendere in un solo strato e dorarle uniformemente senza
farle bruciare.
Mescolale in una grande ciotola con i canditi, i cranberries,
la farina, il cacao e le spezie.
Metti sul fuoco in una casseruola a fondo spesso lo
zucchero, il miele e l’acqua e porta a ebollizione. Cuoci fino a completo
scioglimento dello zucchero e versa sul composto precedente, mescolando
energicamente perché tutta la frutta sia rivestita dallo sciroppo e la farina
si amalgami.
Trasferisci in uno stampo a cerniera di 18 cm di diametro,
se desideri un panforte bello alto, come da tradizione artigianale o suddividilo
in due, se preferisci qualcosa di più gestibilmente porzionabile ( ;-) ) e
inforna a 180° per 25 minuti (un po’ meno se hai usato due stampi). Appena possibile, elimina i laterali della
tortiera per evitare che lo zucchero, raffreddando, caramelli e ne impedisca la
rimozione.
12 commenti:
Chi lo dice che non finisce in un pomeriggio? che sia un bella cosa no di certo, ma con un paio di amiche e un po' una chiacchiere si può fare, senza dubbio!
Claudette
Golosissimo il tuo panforte! è un dolce che ci piace parecchio, ma non immaginavamo si potesse realizzare home made anche!
Ecco QUALE sarà il mio panforte per questo Natale. Impazzisco per il miele di castagno e questo mi dice che sarà moooooolto pericoloso :)))
Un bacione, buona serata
Il panforte era il mio dolce preferito di Natale quando ero piccola... poi ne ho scoperti tanti, tanti altri e ora farei fatica a sceglierne uno solo! Ma fatto in casa deve essere ancora più delizioso, poi il miele di castagno è un vero e proprio nettare degli dei. Grazie per la ricetta!
I miei vanno matti per il panforte. Una volta lo compravano raramente anche perchè da noi non è che costi poco, visto che si trova solo quello "famoso". Da quando mi sono cimentata qualche anno fa, è tutto un "ci fai il panforte?" gli ingredienti non sono dei più economici ma alla fine costa sempre meno che comprarlo. E alla fin fine è anche più buono. Mi sono sempre limitata alla versione classica ma questa al cacao e miele di castagno è davvero invitante
Wow Serena questi scatti bucano lo schermo e poi per me non c'è nulla da fare....le ricette delle tradizione le adoro anche personalizzandole un pò ma di base rimangono ricche di fascino,ricordi e tante emozioni tutte insieme,raccontano di noi davvero!
Complimenti,sto davvero "sbavando" dietro il video non è un termine elegantissimo ma rende proprio l'idea!
Z&C
E' favoloso questo panforte Serena, così ricco e così goloso, grazie per questa irresistibile versione!!!
Bacioni, buon weekend...
che bello! Mi piace l'aggiunta del cacao (ancora mai provata) l'ho preparato di recente ma a me non è venuto così alto, quasi, quasi riprovo...un abbraccio SILVIA
Il panforte non e' un dolce della tradizione Campana e comprato industriale non credo abbia il sapore di questo meraviglioso dolce che hai preparato. Sei stat generosa nell'uso di frutta e cacao...decisamente quel che ci vuole per il Natale...le foto sono bellissime....
Il panforte non fa parte della mia tradizione natalizia ma io lo adoroooooo e non sono la sola in famiglia e questa tua versione mi piace da matti perchè è bella corposa e sostanziosa molto più invitante di quelli sottili!!Prendo la ricetta e questo Natale sarà sul mio tavolo!!Bacionik,Imma
sei nata per tentarmiiiiiiiiiii!!!
nonostante non ami il panforte classico devo dirti che questo invece mi ispira assai!!
Posta un commento