Incredibile a dirsi, ma questi spaghetti al cartoccio li ho
preparati poco prima di Natale e li ho serviti in terrazza, sotto un sole da
mezze maniche per le signore e torso nudo per gli uomini. Sembra mille anni fa.
Certo, pranzare all’aperto in tenuta estiva, circondati
dagli addobbi natalizi, faceva un certo effetto.
Il gatto si rotolava sul pavimento del balcone, riscaldato dalla
luce mezzogiorno, e agitava la zampina verso i peperoncini appesi alla pianta,
inaspettatamente rimasti verdi per tutta l’estate e improvvisamente maturati a
dicembre.
E io, che mi sentivo mille anni luce lontana dal cappone,
dal cotechino e dai crostini neri, mangiavo spaghetti che sapevano un po’ di Sicilia
e d’estate, innaffiati da un Nero
d’Avola, in questo caso della linea Il Poggio dei Vigneti di Natale Verga, il vino che esprime al meglio l’essenza siciliana.
A lungo la Sicilia ha sacrificato la propria produzione all’esportazione
sia verso il resto dell’Italia, sia verso l’estero, per fornire vini da taglio,
ma fortunatamente, attualmente, almeno una parte di essa è stata valorizzata:
il Nero, diffuso in tutta l’isola, anche con il nome di Calabrese, è riconoscibile
dall’intenso profumo di prugna quasi compostata, con un’impronta
particolarmente fresca, di mosto. Il tannino è presente, ma contenuto e per
niente tagliente e questo lo rende estremamente versatile: oltre che sulle
solenni preparazioni di carne di borbonica memoria, infatti, proposto a una
temperatura appena più fresca, che ne esalti le note varietali più briose, si
addice anche a preparazioni povere, di mare o di verdure, specialmente quelle
ispirate alla tradizione pantesca, laddove l’aromaticità è presente, ma sottile.
Ingredienti:
- 160 gr di caciotta (Caciotta del Sole Caseificio Spadi)
- due confezioni di alici in salsa piccante (Rizzoli Emanuelli)
- una presa di semi di finocchio
- 4 cucchiai di olive di Leccino denocciolate (Ficacci)
- 500 gr di spaghetti (BioItalia)
- un filo d’olio extravergine di oliva
Procedimento:
Grattugia la caciotta e mettila da parte.
Scalda dolcemente le alici con i semi di finocchio, finché
non si saranno sciolte, formando un fondo denso. Fuori dal fuoco unisci 3
cucchiai di olive.
Lessa gli spaghetti seguendo le istruzioni sula confezione,
avendo cura di raccogliere con un mestolino qualche cucchiaiata dell’amido che
si formerà in superficie durante la cottura e di trasferirlo nella casseruola
con le alici.
Scola la pasta molto al dente e ripassala nel condimento, a
fuoco spento. Quando si sarà intiepidita, aggiungi due terzi della caciotta e
mescola bene. E’ importante non unire il formaggio a caldo, altrimenti col
passaggio in forno tenderà a raggrumarsi.
Fodera 4 cocottes individuali
con altrettanti fogli di alluminio e distribuisci all’interno gli spaghetti, creando
dei nidi.
Lavora la caciotta rimasta con l’olio sufficiente a formare
una crema e versala nella cavità di ciascun “nido”. Distribuisci sopra le
ultime olive, completa con un altro giro d’olio e avvolgi l’alluminio a coprire.
Inforna a 180° per circa 20 minuti e lascia che ogni
commensale apra il proprio cartoccio
9 commenti:
Mi hai fatto venire l'acquolina in bocca e sono solo le 11 e mezza !
Un salutone grosso alla fantastica nuova Sommelier !
questi nidi sono deliziosi!complimenti una ricetta con ingredienti genuini che si possono trovare in dispensa. buon lunedi'
Tesoro sono decisamente invitanti questi spaghetti al cartoccio e poi fanno tanto scena...profumati e gustosi davvero!!Bacioni,Imma
Da un po' di anni a questa parte sembra diventato normale il Natale primaverile e la Pasqua ghiacciata!
Tempo anomalo si ma mezze maniche o pullover un cartoccio così avrebbe sempre il suo perché :)
Un bacione, buona settimana
Ringrazia Sere che sto per andare a cena e vedere questi spaghetti e' un'attentato al mio stomaco che brontola....mi hai fatto ricordare mio nonno che tagliava le uve della costiera amalfitana con quelle che arrivavano dalla Sicilia ed anche a quando raccoglieva le olive nere e le metteva lui in salamoia, poi sott'olio con peperoncino e finocchio della sua terra....
sicuramente vino perfetto per questo primo e che dire della pasta che ispira solo a guardarla?! qui subito!
Ora però il freddo è arrivato, perlomeno qui nell'umidiccia Lombardia, quando esci l'effetto "afa al contrario" fa si che il freddo ti si incolli addosso in una sorta di manto gelido che ti avvolge per tutta la passeggiata.
Torni a casa intirizzito e che fai? Mangi!
E un bel cartoccetto caldissimo di spaghetti ci sta proprio bene!
che meraviglia presentati così! Ci farò un pensierino anche io....
baci cara e buon pomeriggio
Trovo il vostro ottimo sito iper, vi auguro un sacco di successo, perché te lo meriti, buona fortuna e complimenti per questo sito meraviglioso!
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