Facciamo una premessa.
La prima volta che ho provato a
raccogliere la cicoria ci sono andata con la mia ex suocera. In dieci minuti il
campo era completamente brullo, la mia ex suocera, di cui finalmente posso
parlare male quanto mi pare, aveva raccolto tutto quello che c’era per terra,
perché a suo dire tutte le erbe sono commestibili. Inutile citare Socrate e la
cicuta, i riti di passaggio e lo stramonio, non sapeva di cosa stessi parlando.
Ovviamente siamo stati tutti
malissimo e per diversi anni ho considerato concluso il mio rapporto con le
erbe spontanee, semplicemente perché non avevo capito che non è necessario
raccoglierle personalmente, le vendono al mercato. Già mondate. Non costano
molto e sono sicure.
In Toscana si usa saltare la
cicoria in padella con aglio e peperoncino e la si serve di contorno a
preparazioni di carne un po’ grasse, ma a me non piacciono i contorni, quindi
ho cercato per il mio mazzetto di cicoria una destinazione alternativa, un
pesto saporito, amarognolo, impreziosito dal formaggio di capra e da un olio
speciale, per una zuppiera di maltagliati rustici.
Per accompagnare, un Grecanico in
purezza, della Cantina
Settesoli, dall’impatto aromatico intenso di fiori bianchi e lillà, una
vera e proprio esplosione, che sembra preludere a un prodotto denso, quasi
pesante. La realtà è che si tratta, invece, di un vino fresco, gradevole, soltanto
leggermente sapido e caratterizzato da una carezzevole morbidezza, appropriata
alla tendenza amaricante del piatto .
Ingredienti:
- un piccolo mazzo di cicoria
- 30 gr di pistacchi (Eurocompany)
- 50 gr di formaggio di capra (Testadura Amalattea)
- olio extravergine di oliva (Picholine Intini) qb
- 250 gr di maltagliati di farro (Prometeo Urbino)
Procedimento:
Monda la cicoria e lessala per 10 minuti in acqua bollente
con un pizzico di sale. Scolala, strizzala bene e lasciala raffreddare
leggermente.
Tosta i pistacchi in una padella senza grassi.
Introduci nel boccale del mixer la cicoria, i pistacchi e il
formaggio e frulla il tutto a piccoli colpi. Unisci, poi, l’olio a filo, fino a
realizzare un pesto non troppo fluido.
Prepara la pasta secondo le istruzioni sulla confezione,
prelevando con una ramina un po’ di amido dell’acqua di cottura, da aggiungere
al pesto per renderlo cremoso. Questo è uno di quei trucchi di cui nessuno
parla mai: per ottenere una salsa morbida, che avvolga bene la pasta, non è
necessario ricorrere a panna o altri grassi, l’amido ha la stessa funzione, con
un risparmio non indifferente di calorie. Strano a dirsi, ma l’ho imparato da
Nigella Lawson, che in quanto a cucina light non è propriamente la chef più
affidabile del pianeta.
Scola i maltagliati e condiscili con il pesto preparato.
5 commenti:
Ma che bella idea per usare la cicoria. Anche a noi piace molto in padella con aglio e peperoncino ma questa tua idea è veramente da provare. Ciao, buona settimana....e attenta alla ex suocera! ahahah
Tesoro che bello poter parlare finalmente male delle ex suocere...anche la mia era terribile e presuntuosa quindi ti capisco e questo piatto che delizia!!Sai uso poco la cicoria devo rifarmi assolutamente!!Ti abbraccio forte,Imma
Usare la cicoria per un pesto mi sembra un ottima idea, questo piatto di maltagliati al farro sono decisamente appetitosi conditi così, bella ricetta Serena!!!
Buona serata
Io sapevo dell'amido che rende le salse fatte con il frullatore piu' cremose, cucinando solo vegetariano mi sono dovuta documentare... :)
E brava Serena! Finalmente qualcosa che posso cucinare anche io, domani preparo questo condimento per la pastasciutta del pranzo!
Un abbraccio
Emanuela
Sai Sere anche io da piccola andavo girando per campi con mia zia a raccogliere rucola ed erbe selvatiche ma lei era una vera esperta ed io le vedevo riempire il grembiule dopo un bel po' di cammino....ora tu ne hai fatto delle erbette un pesto ed io raccolgo l'idea sia dei pistacchi che dell'acqua di cottura!!Bacioni!!
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