Mamma mia che ansia il giorno che ho preparato questo speedy chili. Sì, lo so che il vero chili non si fa con le conserve, si fa con la verdura fresca, ma qualcuno ha idea di cosa significa cercare casa?
Beh, è stressante. Soprattutto se hai sempre vissuto in 100
mq e improvvisamente devi far quadrare gli accumuli di cui hai vissuto per 40
anni nella metà dello spazio. E decidere quale parte di questi 40 anni è inutile, cosa porti, cosa lasci,
cosa sostituisci. E’ una partita di Tetris di proporzioni epocali, è una gestione
delle giacenze applicata alla vita, è sfrangiare l’anima e tessere il futuro
con i fili spezzati, da annodare come uno shantung, in cui le giunte si vedono
e creano ombre e sfumature. E’ tracciare contorni a china, nel disincanto annoiato di dovergli dare spessore con il chiaroscuro della realtà e augurandoti, al contrario,
che rimangano solo linee pulite, campate bidimensionali dai confini netti tra
fuori e dentro.
E’ farsi avvolgere ogni sera da pareti a cui non appartieni, che non ti appartengono,
è non appartenere più, è sedere e aspettare di vedere che succede, roteando un un calice di Syrah siciliano, Settesoli per me, realizzato
attraverso la vinificazione di questo vitigno dalle origini incerte e remote. Ciò
che si può affermare con sicurezza è che sia stato importato in Europa, nella
Valle del Rodano, da Cipro, nel periodo delle Crociate. Successivamente si è
diffuso in Italia, soprattutto in Toscana, e in tutto il mondo. Questo non deve
far pensare che si tratti di un vitigno particolarmente adattabile, al
contrario richiede grandi cure, per limitarne la vigoria e la tendenza alla
surmaturazione.
In Sicilia la tipica nota pepata iniziale cede rapidamente il
passo ai sentori più freschi dei piccoli frutti di bosco maturi, con un finale di
prugne compostate e cacao. Il tannino è morbido e accompagna con discrezione la
speziatura decisa del piatto
Ingredienti:
- 400 gr di fagioli kidney rossi (Melandri Gaudenzio)
- una cipolla rossa
- un filo d’olio evo
- due vasetti di crema di peperoni rossi (Duca Carlo Guarini)
- due vasetti di crema di peperoni gialli (Duca Carlo Guarini)
- un vasetto di crema di peperoncino piccante (Duca Carlo Guarini)
- due confezioni (600 gr) di polpettine di bovino (Alcass)
- 200 gr di di formaggio di capra (Testadura Amalattea)
Procedimento:
La sera prima metti i fagioli in ammollo in abbondante
acqua. All’indomani scolali e mettili da parte.
Affetta sottilmente la cipolla in rondelle e soffriggila
nell’olio evo, finché non sarà praticamente disfatta. Unisci i fagioli e le
creme di peperoni e peperoncini. Copri d’acqua e fai sobbollire dolcemente per
un’ora (mezz’ora se utilizzi la pentola a pressione) o finché i fagioli non
saranno teneri. Fai addensare il sugo fino ad ottenere una salsa cremosa e
disponi il tutto sul fondo di una teglia capiente. Distribuisci sopra le
polpette e spolverale con il formaggio grattugiato.
4 commenti:
carissima!!! Cambiar casa è una delle fatiche peggiori per un essere umano, tutta la mia solidarietà! Ma con il gusto di questa ricetta le forze certo non ti mancheranno!
Mi piace davvero molto, stuzzicante e saporita ;-). Un abbraccio
Cambierai pur casa Sere ed anche ambienti e pareti diverse ma ovunque andrai sara' la tua casa perche' dalla tua cucina usciranno piatti che, permettimi, solo tu sai realizzare....ed io intanto mi faccio una scorta di peperoni e mi attrezzo per imparare da te a fare questo chili.....
a me l'idea di cambiare casa elettrizzerebbe molto...la voglia di scoprire nuovi spazi, trovare nuove abitudini...l'unica cosa che mi spaventerebbe è solo una: il trasloco!!!!!!!!!
Mai fatto un chili...mi godo il tuo, nel frattempo ;)
Baci!
Je félicite beaucoup toutes les personnes qui veille au bon déroulement de ce blog
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