Se penso che, a breve, dovrò rinunciare al cavolo nero, alla
zucca, alla cannella e a tutte le cose belle e buone che amo dell’inverno, per
ripiegare sulle erbette di campo, i piselli e tutte quelle robine verde chiaro
che fanno primavera, mi dispiaccio un po’… approfitto degli ultimi freschi (a
meno di un rinculo repentino delle temperature a breve sederò i termosifoni,
con grandi benefici sulla bolletta del gas) per preparare qualche piatto consolatorio,
prima di finire nel loop delle insalate.
Che non facevo torte salate era un pezzo, perché stavo
cercando di trovare la quadra tra l’eliminazione delle uova e la torta salata
ripiena di “stagno”, vale a dire pezzi di verdure miste vagolanti nel liquido
di vegetazione in assenza di un legante. The answer is “amido di mais”.
Adesso bisognerebbe parlare del Cabernet Sauvignon
Cantina Settesoli che ho scelto per l’abbinamento, ma sono stata recentemente
rimproverata per la mia approssimazione, da uno di quei baroni del sommelierato
che odiano i vegetariani e per punizione ci vorrebbero far vivere di Fortana e
Asprinio di Aversa. Secondo me ci sta tutto. Perché la grana della pasta matta
a base di farina integrale è grossolana e spessa e dà struttura, perché il
cavolo nero ha una nota amaricante e il Cabernet baciato dal sole siciliano
vanta un tannino carezzevole, che la stempera, perché le note vagamente
balsamiche si armonizzano con l’aroma del finocchio e la buona freschezza bilancia
la tendenza grassa del brique.
Ingredienti:
- 200 gr di farina di sorgo (distribuita da Emporio Ecologico)
- sale
- 2 cucchiai di olio di mais
- un cucchiaio di aceto bianco
- acqua qb
- 2 mazzi di cavolo nero
- olio extravergine di oliva
- una presa di semi di finocchio
- un cucchiaio di amido di mais
- 150 ml di crema di soya da cucina
- 100 gr di brique (formaggio molle a crosta fiorita, simile al brie)
Procedimento:
Setaccia la farina di sorgo con il sale, aggiungi l’olio, l’aceto
e l’acqua sufficiente ad ottenere un impasto maneggevole. In assenza di
glutine, l’aceto è molto utile per dare elasticità.
Fai riposare coperto, a temperatura ambiente per almeno ½ ora.
Nel frattempo lava il cavolo nero, mondalo e taglialo a
listarelle. Scalda un filo d’olio in una padella capiente, con i semi di
finocchio, aggiungi il cavolo nero e fallo insaporire per qualche minuto.
Copri, abbassa la fiamma e lascia stufare per circa 10-15 minuti, verificando
che non attacchi al fondo.
Fuori dal fuoco, cospargi il cavolo con l’amido di mais e
mescola fino ad assorbimento. Versa la crema e mescola ancora.
Lascia intiepidire mentre prepari la base: picchiettando rapidamente
l’impasto con la punta delle dita, fodera il fondo e i laterali di una pirofila
leggermente sporcata d’olio. Distribuisci il ripieno di cavolo nero all’interno
e cospargi la superficie con il brique tagliato a tocchetti grossolani.
3 commenti:
E che quiche....solo da un anno so fare la pasta matta e devo dire che con il salato ci sta tutta piu' della sfoglia...quest'anno la bolletta del gas e' stata proprio consolatoria...somo a casa con l'influenza...sinceramente non mi dispiace se arriva la Primavera;-)
Quindi basta mettere un cucchiaio di amido di mais? cavoli mi hai aperto un mondo di torte salate alle verdure
cheap golden goose sneakers
off white outlet
cheap jordans
kd 15
fear of god clothing
Posta un commento