Tanti tanti anni fa, lessi per
caso la ricetta del pesto di nocciole. Mi sembrò una cosa stranissima, ovviamente
provai a realizzarlo e mi piacque anche molto, ma non potevo negare che il
retrogusto mi ricordava innegabilmente quello della Nutella.
Ci stavo pensando giorni fa a
come i nostri gusti, e forse i nostri sensi in generale, si fondino su un
imprinting quasi atavico, per cui, se abbiamo conosciuto un certo ingrediente
attraverso un certo tipo di cibo e per anni lo abbiamo associato ad esso,
diventa difficile decontestualizzarlo e prenderlo per quello che è.
Beh, le nocciole non sono dolci.
Nemmeno le fave di cacao. E, anzi, per condire la pasta, sono perfette,
soprattutto se avvolte dalla cremosità filante e indecentemente grassa della
tomme savoiarda.
A questo equilibrio precario di sinestesie,
ricordi struggenti di dolcezze infantili, attualità spigolose e mollezze
lattiginose, abbino la gaiezza di una Corvina, il Kay
della Casa Vinicola Sartori,
vinificata in purezza per esaltare al meglio i suoi profumi vinosi, impreziosita
da un fondo di ciliegie marasche, che le regala una nota ammandorlata, che armonizza
con le nocciole tostate e le fave di cacao, e si ritrova nella freschezza risoluta
e nella PAI prolungata.
Ingredienti:
- 2 manciate di nocciole
- 20 gr di fave di cacao (distribuite da Emporio Ecologico)
- 100 gr di Tomme de Savoie
- 100 ml di latte di nocciole (Alpro)
- sale
- 250 gr di tajarin all’uovo (Antica Madia)
Procedimento:
Tosta le nocciole intere in una
padella, senza aggiungere grassi. Appena saranno dorate all’esterno, pestale
grossolanamente al mortaio e ripassale sul gas per arrostire anche l’interno.
Trita finemente le nocciole e le
fave di cacao, aggiungi la tomme privata della crosta, il latte indicato o
comunque quanto sufficiente per ottenere un composto morbido.
Cuoci i tajarin secondo le
istruzioni sulla confezione e condiscili con la crema di formaggio.
4 commenti:
Ho provato il pesto di mandorle ma mai con le nocciole. Che bella ricettina dal profumo piemontese. Non ho mai assaggiato la tomme de Savoi, ma immagino che sia la sorella altolocata della nostra toma
Deve essere una favola questo pesto...purtroppo ho scoperto di essere intollerante alla nocciola, quindi...addio pesto x me!!
Mi godo la tua foto, gustandomelo in maniera virtuale, sob.....
Buona giornata un bacione
Mi fido dei tuoi pesti alternativi...non mi hanno mai tradito! E adesso ho proprio un sacchettino di nocciole...poi ogni volta che rispolveri la grattuggina in legno mi sento in un luogo ormai familiare!!!!
Grazie per averci dato tanta felicità!
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