Ecco un’altra ricetta d’archivio, vecchia vecchia… il pranzo di Natale, per la precisione. Il primo pranzo di Natale a casa mia, intendo *mia* *mia*, nuova, col caminetto acceso e tutto il resto.
Doveva essere un’occasione fantastica per cucinare un sacco di cose, ma, purtroppo, siccome sono cretina, malgrado fossi già piuttosto acciaccata, nei giorni precedenti non mi ero minimamente riguardata, la vigilia mi sono svegliata più raffreddata del solito e l’hummus, i crostini col pesto di lievito alimentare e il burro vegano al rosmarino sono andati a farsi benedire.
Lessare il farro (con relativa esplosione della pentola a
pressione. Nuova. Ero senza parole. Oltre che mezza ustionata) e scavare una
zucca mi è sembrato un compito già sufficientemente gravoso.
Per non parlare dello stappare una bottiglia di uno dei bianchi
che preferisco assaggiandone solo due dita, per la degustazione, ma senza potermi
concedere, causa terapia antibiotica, quel secondo assaggio di puro piacere, al
di là di ogni tecnicismo. Ebbene sì, sono una donna da bianchi, aromatici,
talvolta, ma per lo più secchi, schietti, molto profumati, poco invadenti al
gusto. E adoro incondizionatamente il Friulano
(della linea Sass
Ter La Delizia, stavolta), più che
mai da quando ha preso questo nome, che lo lega ancora di più alle sue radici,
affondate in una terra che ho amato molto e dove spero di tornare presto. Il
Friuli è la regione italiana dove si registra il maggior numero di vitigni
autoctoni, perché le sue peculiarità climatiche e la geologia del terreno
conferiscono alle uve caratteristiche irreplicabili, rendendo quindi inutili i
tentativi di impianto altrove.
Il friulano si distingue per gli iniziali profumi di pesca
bianca acerba o comunque molto fresca, per poi evolversi verso note più calde
di tostato e, in bocca, per la risolutezza e il tipico finale ammandorlato, che,
a mio giudizio, lo rende perfetto per accompagnare la zucca e, in generale,
tutti i piatti a tendenza dolce.
Ingredienti:
- 250 gr di spezzato di farro (Prometeo Urbino)
- sale
- 2 manciate di nocciole (Eurocompany)
- 4 cucchiai di lievito alimentare in scaglie
- olio extravergine di oliva qb
- una spruzzata di succo di limone
- 200 gr di formaggio fresco dolce (Auricchietto)
- 1 zucca delica di medie dimensioni
- 2 rametti di rosmarino
Procedimento:
Priva la zucca della calotta superiore, passala al microonde
per 10 minuti alla massima potenza, per farla ammorbidire e lasciala
raffreddare.
Innanzitutto lessa il farro secondo le istruzioni sulla
confezione, salando leggermente l’acqua.
Nel frattempo tosta leggermente le nocciole, pestale
grossolanamente al mortaio e ripassale velocemente in padella, per arrostire
anche l’interno.
Mescola il lievito a scaglie con l’olio sufficiente a
formare una salsina fluida e insaporisci con un po’ di succo di limone.
Dadola il formaggio.
A questo punto il farro dovrebbe essere cotto: scolalo e fallo
intiepidire, sgranandolo di tanto in tanto con una forchetta.
Scava delicatamente la zucca, per eliminare i semi e i
filamenti, senza intaccare la polpa
Condisci il farro con la salsa a base di lievito a scaglie,
aggiungi le nocciole, il formaggio e la polpa di zucca. Farcisci la zucca
precedentemente svuotata con questo composto, cospargila con il rosmarino
rimasto e inforna a 180° per un’ora e mezzo.
La zucca ripiena si porziona con un ramaiolo, partendo dai
bordi, in maniera da prelevare, così, insieme al farro condito, anche una parte
della polpa, ormai morbida e arrostita.
4 commenti:
Ciao cara Serena,
passo a lasciarti un salutino al volo. Come stai?
Certo un Natale piuttosto rocambolesco a quanto pare... PErò hai presentato un piatto bellissimo lo stesso! Un abbraccio. Elisa
Bella l'idea di servire una zuppa di farro nella zucca....scenografica e buonissima....i tuoi ospiti saranno stati soddisfatti immagino! Un bacione cara
Come sempre presenti piatti fantastici e hai belle parole per la mia regione...ci vuole poco a capire come mai adori passare tra le tue pagine :D
Su una cosa però siamo distanti: io sono una donna da rosso, di quelli forti e corposi come un bel Refosco da penduncolo rosso ;)
Partiamo dal fatto che i piatti farciti mi mettono di buon umore...poi questa zucchetta e' proprio carina e se penso che sia servita ad un Natale con camino acceso mi conquista definitivamente...passano in secondo piano la pentola a pressione saltata e l'influenza....ho provato qualche bianco frizzante del Friuli...freddo d'estate ha un suo perché!!!!
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