I falafel si friggono e su questo non ci piove.
In forno escono un filo asciutti e bisogna stare molto
attenti ad azzeccare il punto giusto di cottura, per non ritrovarsi con delle
palline da ping pong.
Devo essere sincera, per me i falafel veri rimangono quelli
mangiati alle 1.00 di notte dal kebabbaro, al rientro da uno di quegli
apericena dove si beve molto e si mangia poco e che degenerano in dopo (non)
cena interminabili, da cui si esce con uno strano miscuglio di hangover e
craving e il junk food sembra l’unica cosa in grado di salvarti dagli abissi del
senso di colpa per aver sprecato una serata a bere schifezze, scambiando giri di
“parole vuote ma doppiate”, con gente che probabilmente ha un suo spessore, ma
lo nasconde sotto un intreccio di
svaporatezza e diffidenza fitto e impalpabile come una veletta meno nuziale che funebre.
Proprio come me.
Questi sono più piccoli, meno untuosi e vanno tassativamente
completati con una salsa di yogurt e menta che non ho avuto il tempo di
preparare e con un elegante Metodo Classico, un Cellarius Brut Berlucchi, a base Chardonnay, con un 30% di
Pinot Noir a dargli struttura, senza niente togliere all’eleganza distintiva
dei Franciacorta. La vinificazione avviene parzialmente in legno, segue il
processo di spumantizzazione, che prevede 48 mesi sui lieviti, cui segue un
ulteriore affinamento in bottiglia. Ne deriva uno spumante dal perlage
raffinato, che si sprigiona a formare una spuma vellutata. I profumi sono
quelli della frutta gialla nostrana ed esotica, acidulata da sentori di agrumi
e da una nota di legno che attesta il passaggio in rovere dei vini base, in
bocca è pieno e fresco, con un’ottima persistenza.
Ingredienti:
- 200 gr di ceci secchi (Girolomoni)
- ½ cipolla
- olio di sesamo
- un cucchiaio di spezie per tajine (Cannamela)
- un cucchiaino di cumino
- 50 gr di olive nere denocciolate
- succo di limone (Polenghi Group) qb
- sale qb
- 2 cucchiai di mix per pangrattato orientale (Cannamela)
- 2 cucchiai di semi di sesamo
Procedimento:
Metti in ammollo i ceci per 48 ore, cambiando l’acqua almeno
tre volte.
Affetta finemente la cipolla e stufala lentamente nell’olio
con le spezie. Inserisci i ceci, la cipolla e le olive nel mixer e frulla tutto
alla massima velocità, fino ad ottenere un composto granuloso, ma manipolabile.
Qualora risultasse (com’è probabile) troppo asciutto, aggiungi una spruzzata di
succo di limone e ancora un po’ d’olio.
Mescola il pangrattato e i semi di sesamo, aggiungendo l’acqua
sufficiente ad ottenere una pastella densa.
Con questo composto, forma delle polpette delle dimensioni
di una piccola albicocca, passale nel mix di pangrattato e sesamo, irrora con
altro olio evo e inforna a 180° per circa 20 minuti.
5 commenti:
ottimi, fritti o no sono davvero speciali e particolari
Falafel al forno...che idea originale ed è vero il forno ci salva sempre dai sensi di colpa sembra che tutto sia meno calorico ma non è sempre cosi perchè come dici tu se vengono secchi ci vogliono le salse di accompagnamento per gustarli al meglio quindi tutte le calorie perse nella frittura si acquistano in un altro modo:-)!!Un bacio,Imma
Non c'è niente di meglio di un a porzione di falafel dopo una serata passata in birreria con gli amici. Io li adoro con lo tzatzichi
E 'stato più volte già visito il vostro blog e lo dico BRAVO, è fantastico! :) Continuate così !!!
Mai fatti...non li conoscevo ...ti prendo l'idea della salsa yogurt e menta...dato che ho in autoproduzione entrambi....
Posta un commento