Le temperature si stanno facendo più gradevoli… ieri sera
per la prima volta ho messo su il golfino e stamani mi sono fregata le mani per
scaldarle.
Le ricette estive rischiano di passare di moda in breve,
quindi mi affretto a pubblicare le ultime, finché, almeno a pranzo, si continua
a preferire qualcosa di fresco…
La panzanella è una delle cose più belle che la cucina
toscana, povera, modesta, ma sempre dignitosa, sappia offrire e per me è sempre
una gioia prepararla, soprattutto per gli amici “forestieri”, che non hanno
idea del trionfo di sapori che può scaturire mescolando, sostanzialmente, degli
avanzi: il pane dev’essere raffermo, i pomodori surmaturi, olive e acciughe non
sono sempre presenti nella versione tradizionale, ma quella arricchita di
Jamie Oliver prevede l’uso dell’olio e dell’acqua di conservazione di
entrambe… insomma un gran bel buglione all’insegna del recupero.
Il motivo per cui utilizzo la ricetta di uno chef inglese
per preparare un piatto della mia terra, che dovrei avere nell’elica del DNA, è
tutto nel procedimento, che, a differenza di quello di mia madre, che cubetta tutto
con squadra e livella, contempla lo sporcarsi le mani, cosa che, una tantum, è piuttosto
liberatoria.
Ingredienti:
- 500 gr di pane raffermo
- 5 pomodori San Marzano
- aceto balsamico di Modena
- sale
- un pugno di origano
- 15 filetti di acciughe (Balena)
- 170 gr di olive denocciolate al peperone (Ficacci)
- una manciata di olive nere tostate al forno
- una cipolla di tropea
- un cetriolo
- un mazzetto di basilico
Procedimento:
La prima regola della panzanella di Jamie Oliver è che il
pane va ridotto in piccoli tocchi con le mani, per evitare che la pressione
della lama del coltello comprometta l’ariosità dell’alveolatura. Sistemali in una grande insalatiera. Per lo stesso
principio, i pomodori, dopo averli affettati grossolanamente, si spezzano con
le mani, per facilitare il rilascio dei succhi, si fanno cadere sul pane, si
condisce il tutto con un giro di aceto balsamico, una presa di sale (non
troppo) e l’origano e si dà una bella mescolata.
Sciogli le acciughe a fuoco basso con il loro olio di
conservazione e versa la salsina ottenuta ancora calda nella zuppiera. Aggiungi
le olive verdi, con l’acqua di vegetazione, e quelle nere.
Affetta la cipolla sottilissimamente, mi raccomando, questo
è un aspetto importantissimo, perché, diciamocelo, un velo di cipolla è una
gioia per il palato, ma bastano 2 mm di troppo per trasformarlo in un pugno
nello stomaco. Dadola il cetriolo e unisci queste ultime verdure alla
panzanella.
Lascia riposare almeno una giornata prima di servire,
rimestando di tanto in tanto per amalgamare i sapori.
Completa con il basilico ridotto in parte a listarelle, in
parte in foglia.
5 commenti:
Coucou ,!!!! merci bcp pour la recette ! ça à l'air bon ! Bisous.
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Hai ragione, anche qua le temperature si sono rinfrescate...urge fare subito la tua panzanella, altrimenti mi tocca aspettare l'anno prossimo... ;)
Come stai Sere? Un baciotto!
di giorno si sta ancora bene ma alla sera non ti nego la mia tentazione di polenta e zuppe!!
Buonaaaaaa io la adoro. E mi sa che con l'olio delle acciughe sia molto meglio ;-)
Uno dei motivi per cui adoro Jamie Oliver e' per il suo modo di cucinare mescolando tutto a mani nude....da proprio l'idea del come si pregusta l'unione dei sapori gia' nella preparazione...sempre colorata
a panzanella!!!
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