28 set 2012

Paella Terra e Mare


Paella
Wok Saltapasta Linea Terracotta Domo Spa
Presine Amo La Casa

Questa è la prima paella che preparo, quindi abbiano pazienza le mie eventuali lettrici iberiche se non è ortodossa, ma ho fatto del mio meglio con quello che avevo in casa, visto che è stata una soluzione improvvisata per una cena altrettanto imprevista o, meglio programmata da una settimana, ma per un numero di invitati che, nel giro del giorno stesso, è raddoppiato, dandomi l'imbarazzante sensazione che non ci sarebbe stato cibo a sufficienza. Sinceramente non c'è niente che trovi più increscioso di un frigo sguarnito, una credenza vuota, una tavola con più persone che portate...
Detesto sprecare il cibo, quindi non mi faccio problemi a cucinare in abbondanza, quello che avanza potrà tranquillamente costituire il mio pranzo, a lavoro, per diversi giorni. Ma alle 14.00 della domenica, quando l'arrivo degli ospiti è previsto per le 19.30, me lo dici tu cosa ci si può inventare, che non abbisogni di una giornata di scongelamento, ammollo o marinatura?
Credo, onestamente, di aver fatto fin troppo e se consideri che mentre il riso cuoceva ho trovato anche il modo di mescolare una bottiglia di rosso con una di spumante, spezie, zucchero e tutta la frutta che avevo in casa, metterla al sole per facilitare l'infusione, e realizzare, così, la sangria maison, ti prego, non volermene se non ho usato troppe varietà di pesce e carne e se ho utilizzato della verdura in conserva...

Ingredienti:
  • 1 bustina di zafferano San Gavino
  • 4 fette di pancetta
  • olio extravergine d'oliva Canino Frantoio Gentili
  • 4 fettine di prosciutto di maiale molto sottili o ben pressate con il batticarne
  • 250 gr di  Riso Vialone Nano La Pila
  • 300 gr di gamberetti sgusciati
  • 4 cucchiai di verdure (pomodori, peperoni, olive, capperi etc) sott'olio piccante Iocu de Focu Conserve Solo Sole (se non trovi le verdure in olio piccante utilizza le verdure, dadolate, che hai e aggiungi del peperoncino, a tuo piacimento)

Procedimento:
Metti i pistilli di zafferano in infusione in una tazzina d'acqua bollente per almeno un'ora.
Arrostisci la pancetta senza aggiunta di grassi nell'apposita paellera o nel wok, quindi mettila da parte. Nella stessa padella, irrorando eventualmente con altro olio, se il grasso rilasciato dalla pancetta non dovesse essere sufficiente, rosola anche la carne, battuta sottile e tagliata a listarelle.
Rimetti la pancetta nella paellera, aggiungi il riso e fallo tostare per due minuti, mentre porti l'acqua a bollore. Versa l'acqua calda sul riso, riporta a ebollizione e cuoci coperto, a fiamma bassa, per 10 minuti.
Unisci i gamberetti, le verdure e cuoci ancora, sempre coperto, per 10 minuti.

Abbinala con uno Chardonnay 2011 DOC Pramaggiore Ornella Bellia distribuito da Le Cantine dei Dogi.


Paella Express

Se poi tutto questo traffico ti sembra eccessivo, puoi sempre contare sulla Paella Valenciana Arnaboldi, che segue una ricetta più classica e forse un po' più leggera, data l'assenza di carne, e si prepara più rapidamente e più facilmente, senza che, francamente, si possa notare la differenza con un piatto preparato con tutti i crismi.

26 set 2012

Caramel Cappuccino Brownies


Caramel Cappuccino Brownies

Tovaglietta e tazza Green Gate
Cucchiaini in porcellana Easy Life Design

Di ricette di brownies ce ne sono una quantità, credo, pressoché infinita, ciononostante, dopo averne sperimentata una assolutamente fallimentare, molti, davvero molti anni fa, avevo deciso di non fidarmi più di nessuna. Anche se tutte quelle che avevo trovato si differenziavano moltissimo da quella incriminata, che, a rileggerla con l'esperienza di oggi, era evidentemente, già a occhio, la ricetta di una torta al cacao, avevo perso la fiducia nella realizzabilità dei brownies nella mia cucina.
Cioè, sapevo che nella mia cucina possono prendere vita diverse cosette interessanti e che esistono ottimi brownies home made, ma mi ero convinta che le due cose non potessero coesistere.
In Irlanda ho ingurgitato quotidianamente brownies con grande metodo, almeno finché, alle Aran, non ho scoperto l'esistenza della lemon tart e ho deciso di concentrarmi esclusivamente su quella, ne ho assaggiato una pessima versione al Costa Cafè dell'aeroporto di Mars Alam, infine ho pensato che, se quello che cercavo era un brownie scioglievole, peccaminoso, assolutamente salutare per il mio umore e altrettanto nocivo per le mie coronarie, forse, a una ricetta di Nigella Lawson potevo accordare una possibilità.
Ecco. Devo ammettere che questi brownies sono un filo troppo burrosi, persino per me, diciamo che se dovessi rifarli (cosa che reputo più che probabile) utilizzerei 120, forse 110, gr di burro, anziché 150, ma mai e poi mai rinuncerei ad aggiungere come ho fatto, una cucchiaiata di caffè.
E qui ne approfitto per sfatare un mito: ho sempre letto che nei dolci si poteva usare il caffè solubile o, in alternativa, l'espresso (intendo una tazzina di caffè già fatto), ma che, in questo secondo caso, il sapore sarebbe stato meno marcato. 
Bugia: nei dolci si può utilizzare anche direttamente il caffè in polvere, quello per fare l'espresso, se nell'impasto è presente un'adeguata quantità di liquidi si scioglie. 
Così, se non hai l'abitudine di comprare il caffè solubile (io sinceramente ne tengo sempre un barattolo in casa, ma capisco che in Italia non sia molto comune), ora sai che non lo devi acquistare apposta per fare dolci al caffè.

Ingredienti:
Procedimento:
Fondi a fiamma bassa il burro e i due cioccolati, fuori dal fuoco aggiungi il caffè, lo zucchero e mescola bene per scioglierli. Polverizza le noci e le mandorle e uniscile al resto del composto, quindi incorpora le uova.
L'impasto avrà una consistenza simile a quella della maionese. Versalo in una teglia di 20x20cm, foderata di carta speciale o, se non ce l'hai, in sei stampi da minicake.
Inforna a 180° e controlla spesso: i brownies saranno cotti non appena la superficie si sarà solidificata. Estraili subito, al fine di conservare l'interno morbido e "coulant".

24 set 2012

Strudel Filante con Tartufo e Uva Nera

Strudel Filante con Tartufo e cuore di Uva Nera

Quando, durante la nostra escursione a Camaldoli, ho raccolto dell'uva selvatica e ho detto a Topy79 che volevo utilizzarla per una torta salata, il suddetto Topy79 mi ha osservata con l'interesse che avrebbe potuto esternare un etologo se si fosse imbattuto in un grifone, un dodo o un chicharampa. Dopo questo lampo di considerazione pseudoscientifica, mi ha rivolto lo sguardo che normalmente riserva agli insetti stecco esposti nel negozio di animali (e qui si potrebbe aprire un lungo dibattito sulla salute mentale di chi sceglie l'insetto stecco come animale da compagnia), infine, rendendosi conto che la cosa lo riguardava da vicino, ha avuto una sorta di attacco di panico.
Ha tentato con ogni mezzo di far fuori tutta l'uva che avevamo raccolto, proponendo diete detox, tinozze di sangria, schiacciate con l'uva, ha persino coinvolto il cane e il criceto, senza alcun riguardo per il loro apparato digerente.
Ma io sono più furba.
Io in ufficio ho il frigorifero.

Ingredienti per la pasta tirata:
Ingredienti per la farcia: 
Procedimento: 
Mescola tutti gli ingredienti per la pasta tirata, fino a formare un impasto liscio, che lascerai riposare coperto per circa 1/2 ora.
Nel frattempo grattugia l'asiago (non che occorra mezz'ora, ma sempre meglio che stare con le mani in mano...)
Stendi la pasta sottilmente con il mattarello e infine tirala delicatamente con le mani, per ottenere una sfoglia sottilissima, quasi trasparente.
Si tratta di un'operazione abbastanza complessa, almeno per me, per questo ti consiglio di utilizzare una farina specifica, come quella che ti ho indicato, che garantisca al composto una buona elasticità, altrimenti la sfoglia potrebbe rompersi.
Poggiala sopra un tovagliolo infarinato e spalmala di salsa al tartufo. Cospargi di acini d'uva e spolvera con il formaggio grattugiato, lasciando, però, liberi almeno 4 cm di margine, da tutti i lati. Ripiega quindi verso l'interno i bordi privi di farcia, questo accorgimento impedirà la fuoriuscita del ripieno mentre avvolgi lo strudel.
Con l'aiuto del tovagliolo, arrotola strettamente la sfoglia, spennellala con un po' di latte e riponi lo strudel in frigo a riposare per almeno un'ora. Questo passaggio è fondamentale, per imprimere all'involucro, al momento di infornare, uno shock termico che gli impedirà di rompersi.
Preriscalda il forno a 180° e cuoci per 25 minuti circa.


Con questa ricetta vorrei partecipare alla raccolta Colors&Food di Settembre: Pensieri Viola! organizzato da Cinzia di Essenza in Cucina


21 set 2012

Zuppa di Miso con Tofu alle Erbe e Cipolle Croccanti


Zuppa di Miso con Tofu alle Erbe e Cipolle Croccanti
Runner Amo La Casa

Il Misoshiru è, lo dice il nome stesso, una zuppa tradizionale giapponese di miso, fatta con il dashi e l'alga kombu, ma, non prendiamoci in giro, si prepara molto più facilmente versando nell'acqua il contenuto di una busta.
Quindi questa sarebbe una ricetta molto più adatta alla mia rubrica Lazy Sunday, che non a un post di chiusura settimanale, che dovrebbe, almeno spero, suggerirti una qualche idea "festosa" per il weekend.
Ma l'arrivo del maltempo mi ha sorpresa così repentinamente che mi sono ritrovata raffreddata e malconcia, senza avere in casa nemmeno un ingrediente che potesse somigliare di lontano a quelli di una zuppa o anche solo della pastina in brodo.
Confermo, quindi, quello che ho già detto riguardo alla pigrizia domenicale: anche i preparati hanno la loro ragion d'essere e convenientemente agghindati posso risolvere molte situazioni d'emergenza.
E'piuttosto salata ed è per questo che ti consiglio vivamente di accompagnarla con del tofu, il cui gusto neutro provvede a smorzarne la sapidità.

Ingredienti:
Procedimento:
Affetta la cipolla in anelli sottilissimi e riduci il tofu a cubetti.
Prepara la zuppa come da istruzioni sulla confezione, aggiungendo, però, insieme all'acqua, il tofu dadolato.
Lascia sobbollire per cinque minuti.
Nel frattempo scalda l'olio in una padella antiaderente e friggi gli anelli di cipolla, finché non saranno croccanti e dorate.
Dividi la zuppa nelle fondine e decora ciascuna con la cipolla.

19 set 2012

Spaghetti (molto) Arrabbiati


Spaghetti (molto) Arrabbiati


Se nelle tue vene scorre anche una sola goccia di sangue meridionale sono certa che adorerai questi spaghetti.  In caso contrario, prometto di proporre presto qualcosa di meno ardente, ma dai alla mia ricetta almeno una possibilità...
La foto non rende giustizia, temo che non imparerò mai ad acconciare decorosamente gli spaghetti e non venire a raccontarmi la faccenda del ramaiolo e del forchettone, perché è una cosa che riesce soltanto ad Alessandro Borghese.
In ogni caso era davvero buona e, per favore, evita di bere bicchieroni d'acqua tra un boccone e l'altro, per smorzare il piccante, fai solo peggio. Sopporta e cerca di abituarti, io ho educato Topy al peperoncino, prima ancora che alla zucca, proprio così, impedendogli di bere, e in breve ne ho fatto un calabrese DOC, anche se in Calabria non c'ha mai messo piede.

Ingredienti:
Procedimento:
Cuoci gli spaghetti secondo le istruzioni sulla confezione.
Nel frattempo, scola il tonno e riducilo in filetti; sciogli la 'nduja in una padella senza grassi, fino a ridurla in crema. Aggiungi il tonno e lascialo insaporire per un paio di minuti. Spegni il gas e unisci il pesto di peperoncini.
A questo punto la pasta dovrebbe essere al dente. Scolala e falla saltare nella padella.

17 set 2012

Torta di More alla Liquirizia in crosta di Mandorle e Cardamomo


Torta di More alla Liquirizia in crosta di Mandorle e Cardamomo

Preparare questa torta è stato un vero capriccio: il clima torrido e la siccità di quest'estate hanno letteralmente annichilito la produzione di frutti di bosco e non solo si trovano unicamente a prezzi proibitivi, ma non sono riuscita a dedicare nemmeno una mezza giornata alle mie abituali attività di raccolta; ho trascorso qualche giorno sull'Appenino, verso metà Agosto, e i cespugli erano desolatamente spogli.
Per la prima volta da almeno dieci anni nella mia dispensa non campeggiano graziosi barattoli di confettura di lamponi, mirtilli allo sciroppo e nel freezer non c'è nemmeno una bustina di more. Quando sono rientrata dall'Egitto, persino i fichi di mia suocera erano così maturi da giacere sfasciati sotto le piante Non ho potuto approfittare nemmeno di quelli.
Tutto quello che mi era rimasto era questo vasetto di more sciroppate e, se mi sono decisa a sacrificarlo, è stato perché, sabato sera, una magnifica e pantagruelica cena al ristorante C'era Una Volta, di Lucardo, una bellissima zona del Chianti dove per qualche mese Topy ed io avevamo vagheggiato di ritirarci, mi ha condotta con dolcezza nelle gioie della cucina "di stagione"; sicuramente una marcia in più di questo locale, che, rispetto a quanto previsto dal coupon, acquistato tramite Groupon, inserisce periodicamente delle opzioni alternative, più in linea con quanto la natura offre in quel preciso periodo.
Ed eccomi così a concludere la mia cena con una rassicurante torta ai frutti di bosco, quello che più mi è mancato in questa strana estate in bilico tra pecore e cammelli.
Quello che ti propongo, invece, non è proprio un dessert tradizionale, perché parte da una ricetta tipicamente altoatesina, scioglievole come un brownie, ricoperta da una croccante crosta di mandorle, che ingabbia i frutti rossi (io avevo le more, ma in Tirolo si prepara anche con il ribes o l'uva spina), alla quale io ho però aggiunto una buona dose di spezie profumate, per renderla più intrigante.

Ingredienti per la crosta:

Ingredienti per la torta:
Procedimento:
Frulla gli ingredienti per la crosta a piccoli colpi di mixer, per ottenere delle briciole, e mettile nel freezer.
Preriscalda il forno a 180°.
Nel frattempo, lavora a crema il burro, lo zucchero, le uova, le spezie e la liquirizia. Incorpora la farina e le mandorle e versa il composto in una tortiera a cerchio apribile di 20 cm di diametro.
Livella la superficie e disponi sopra le more, scolate dello sciroppo. Cospargile con le briciole appena estratte dal freezer e inforna per circa 30'.

14 set 2012

Insalata Esotica di Cipollotti, Cocco e Tofu Dorato alle Spezie


Insalata Esotica di Cipollotti, Cocco e Tofu Dorato alle Spezie

Mentre scrivo di questa fresca insalata, in realtà, sento la parmigiana di melanzane del pranzo che piano piano si assesta attorno al mio giro vita e scivola lentamente sulle cosce. 
E vagheggio di conversioni alla disciplina respiriana, rituali depurativi e digiuni.
Ma credo che, tutto sommato, stasera friggerò altro tofu. Forse lo panerò, anche, credo che il passaggio in una pastella con la birra e nel mio pangrattato speciale potrebbero rendere questo piatto ancora più interessante. Chissà se si può friggere allo stesso modo anche il cocco?
Intanto, ti passo la versione light.



Insalata Esotica di Cipollotti, Cocco e Tofu Dorato alle Spezie

Ingredienti:
Per la salsa:


Procedimento:
Affetta la lattuga e il cipollotto a listarelle, dadola il cocco e disponi il tutto in un'insalatiera.
Taglia il tofu a cubotti di ca 2 cm di lato. Scalda l'olio e le spezie, unisci il tofu e doralo bene da tutti i lati. Fuori dal fuoco, aggiungi il sale e mescola ancora.
Aggiungi il tofu all'insalata e condisci con la salsa, preparata mescolando la salsa di soia e l'olio extravergine.

12 set 2012

Pain de Mie


Pain de Mie
Piatti, bicchieri e tovaglioli Pretty Kit

Ci sono tanti motivi per cui scrivo questo post: il primo è che questa ricetta, per quanto apparentemente scontata, dà luogo al più perfetto pane da sandwich che abbia mai assaggiato. Hai presente quei tramezzini morbidosi e super conditi della Tesco? O della LIDL, è uguale... Insomma, io li adoro e li sceglierei senza esitare tra qualsiasi altro tipo di fast food.
Questa ricetta, di Leila Lindholm, in verità, da me un po' riadattata, li replica perfettamente nel sapore, ma senza ingredienti letali nell'impasto. 

Pain de Mie

Il secondo motivo per cui penso che abbia senso parlarti del mio pain de mie è che l'ho preparato con l'intenzione di allestire il mio primo pic nic in piena regola: normalmente quando andiamo in escursione partiamo sempre molto disorganizzati. Alle 10.30 facciamo la prima sosta per il caffè e la seconda colazione.  Verso le 11.00 ci fermiamo per comprare una bottiglia d'acqua. Alle 13.00 cominciamo a cercare un posto dove pranzare. Se siamo in aperta campagna è un casino e finiamo per mangiare all'ora della merenda. La fame mi rende nervosa e mi rovina la giornata. Di base sono una persona mansueta, ma saltare i pasti mi fa diventare una iena. 
Domenica scorsa invece mi sono superattrezzata: la sera prima ho preparato il pain de mie, il succo di more fatto in casa, il caffè allo zenzero e la torta. Ho messo tovagliolini, piattini, bicchieri e posate abbinate nella borsa termica. La mattina dopo ho prepatato i sandwich, ho aggiunto nella borsa i ghiaccioli, il cibo e, nel dubbio, dell'uva selvatica raccolta qualche giorno prima. In un'altra sporta ho messo un plaid, una tovaglietta e un libro.

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Il terzo motivo per cui scrivo questo post è che malgrado tutta la mia previdenza, la giornata non è stata affatto rilassante, perché dopo due ore di macchina siamo arrivati in un'area pic nic, ci siamo sistemati, abbiamo mangiato.
Poi Mirto è scappato dai nostri vicini di tavolo e ha rubato il loro pic nic.
Trattenendo a stento le risate abbiamo finto di essere molto arrabbiati con lui e ci siamo scusati.
Poi è scappato di nuovo e si è rotolato nello sterco di cervo.
Abbiamo radunato i nostri cocci e siamo tornati a casa per metterlo in ammollo.

Prossima volta si ritorna alle vecchie abitudini, si parte leggeri. Niente borsa frigo e magari anche niente cane.


Pain de Mie

Ingredienti:
Procedimento in mdp:
Introduci nel cestello tutti gli ingredienti, seguendo le istruzioni dell'apparecchio e avvia il programma "rapido".
Terminata la fase "impasto", prima dell'inizio della lievitazione, rimuovi i ganci, foggia la pagnotta e incidi la superficie con un coltello, per creare un avvallamento.
Spennellala d'acqua e cospargila di sale grosso e semi di lino.
Fai ripartire il programma. Se la tua mdp non dà la possibilità di sospendere il ciclo, utilizzala solo per l'impasto, poi trasferisci il composto in uno stampo da cake, lascialo rilievitare e, appena prima di infornare, incidilo e decora con il sale e i semini.

10 set 2012

Fusilli Integrali in Crema di Burro ai Capperi e Acciughe


Fusilli Integrali con Crema di Burro ai Capperi e Acciughe

Nella Gingerbread Kitchen c'è un problema: Ginger Daddy ha smesso di fumare, Ginger Mommy no. Le papille gustative di Ginger Daddy hanno ricominciato a funzionare, quelle di Ginger Mommy sono sedate. Ginger Mommy continua ad aggiungere sale e spezie a profusione nella convinzione che i suoi piatti siano sciapi, Ginger Daddy lamenta la loro eccessiva sapidità.
Ginger Mommy versa un generoso bicchierino di grappa o di caffè per aromatizzare il ciambellone al cioccolato e Ginger Daddy si lamenta che più che a un afternoon tea gli sembra di essere a giocare d'azzardo con i suoi amici, al circolino.
Secondo Ginger Mommy questa crema di burro era perfetta e ben calibrata, Ginger Daddy l'ha trovata salata.
Ginger Mommy si è sentita ferita nella sua dignità e ha accusato Ginger Daddy di aver smesso di fumare per ostacolare la sua carriera culinaria.
Ginger Mommy non ti chiede spesso favori, ma potresti provare anche tu la mia pasta e farmi sapere se è effettivamente troppo salata?

Ingredienti:
Procedimento: 
Sciacqua i capperi in abbondante acqua, per eliminare il sale, e lasciali scolare.
Grattugia il formaggio, quindi impastalo nel mixer con tutti gli altri ingredienti (esclusa la pasta), aggiungendo olio fino ad ottenere una crema. Trasferiscilo nelle coppette da Finger Food
Cuoci i fusilli secondo le istruzioni sulla confezione e passali sotto l'acqua corrente per fermare la cottura. Condiscili con un filo d'olio, appena sufficiente a non farli attaccare, e servili sempre in coppette da Finger Food, con la crema di burro a parte, affinché ciascuno possa intingervele direttamente, magari aiutandosi con le apposite forchettine (che io non avevo, quindi ci siamo sporcati le mani!).

9 set 2012

Sunday, Lazy Sunday: Risotto Filante con Spinaci e infuso di Menta Piperita

Risotto Filante con Spinaci e infuso di Menta Piperita
Forchetta Broggi Linea Gualtiero Marchesi

Da oggi parte una nuova rubrica, dedicata a chi, come me, la domenica ama poltrire. So di essere una foodblogger atipica, ma alzarmi all'aba per tirare la sfoglia dei tortellini proprio no.
Può succedere, certo, once in a blue moon, ma il più delle volte me la dormo fino alle 11.00. 
Da quando ho fatto pace con questa mia componente scansafatiche e ho spazzato via i relativi sensi di colpa anche fino a mezzogiorno.
Quindi non è raro che per il pranzo della domenica la parola d'ordine sia "praticità".
In questa rubrica, pertanto, non compariranno vere e proprie ricette, ma più che altro consigli per gli acquisti e su come personalizzarli, ovvero come arricchire con fantasia un disidratato e renderlo indimenticabile.
Chiariamo che se si parla di piatti pronti devono essere di qualità: io mi trovo bene con i Pronti da Cuocere Tiberino, per esempio, che non hanno niente da invidiare a una ricetta casalinga e si prestano molto bene ad ogni ritocco.
Prendi, per esempio, il loro delicatissimo

Sostituisci l'acqua della cottura con altrettanto infuso alla menta e preparalo come da istruzioni. Al momento della mantecatura aggiungi 50 gr di caciotta o scamorza dolce.

Una delizia e che te la sei cavata con così poco non devi raccontarlo a nessuno!

7 set 2012

Padellata Mediterranea di Tacchino e Gamberetti


Padellata di Tacchino e Gamberetti alla Mediterranea con Pesto di Pistacchi
Padella Alta Linea Majolica Domo SPA

Difficilmente durante la settimana preparo piatti così elaborati, non tanto per questioni di tempo quanto di salute. Dopo gli stravizi del weekend sento il bisogno di fisico di lasciare a riposo fegato e apparato digerente per qualche giorno.
Ma martedì scorso dovevamo proprio festeggiare: anche questa volta l'ho scampata e le mie stadiazioni periodiche sono risultate negative, per la prima volta al 100%.
Non era decisamente serata da ceci lessati o caprese scondita.
Peccato che, dal mio rientro dalle ferie, non fossi ancora riuscita a fare un po' di spesa e che il frigo piangesse. Potevo solo contare sulle generose dimensioni del mio freezer e sulla dispensa.
Ho partorito questa ricetta aprendoli entrambi contemporaneamente e facendo una specie di "unisci i puntini, che cosa apparirà?".
In attesa di scoprirlo abbiamo stappato una bottiglia di Prosecco Frizzante Costaruél: il tempo di un brindisi ed era già arrivato il momento di sollevare il coperchio, per svelare il risultato.
Non male davvero, no.


Padellata di Tacchino e Gamberetti alla Mediterranea con Pesto di Pistacchi

Ingredienti:

Procedimento:
Sciacqua i capperi, le olive e i pomodori sotto l’acqua corrente, per eliminare il sale in eccesso, e lasciali scolare.
Affetta sottilmente la cipolla e falla appassire dolcemente nell’olio, a fuoco molto basso, per circa 10 minuti, fino quasi a disfarla.
Aggiungi le polpette, dorale su tutti i lati, quindi unisci i gamberetti, i capperi, le olive, i pomodori secchi, il pesto e il vino bianco.
Riporta a ebollizione, copri la padella e abbassa la fiamma.
Cuoci per 10 minuti, quindi alza il coperchio e, se necessario, lascia ridurre il sugo.
Servi caldo o tiepido.

5 set 2012

Gelato Superenergetico al Cioccolato, Arancia e Caffè


Gelato al Cioccolato, Arancia e Caffè
Tovaglietta  Amo La Casa
(in realtà è il retro di una shopping bag... ma quanto è bella?!)

Anche se il tempo si è un po' rinfrescato, non posso fare a meno di metterti a parte del gelato più buono che abbia realizzato in questa stagione.
Questa è quella che si può tranquillamente definire una botta di vita: per citare una pubblicità che, tra l'altro, non mi rimane nemmeno troppo simpatica, unisce la carica del caffè con l'energia del cioccolato e... che dire dell'arancia?
Naturalmente puoi realizzarlo con un espresso classico e del comune cioccolato fondente, ma se riesci a procurarti le versioni aromatizzate sarà infinitamente più buono.
Se desideri renderlo più cremoso sostituisci la panna con il mascarpone, se vuoi alleggerirlo usa, invece, latte o acqua, ma tieni presente che, in questo secondo caso, il risultato sarà più simile a una granita.
Il che non è sbagliato, perché ricorda le colazioni siciliane, anche se, per fare le cose ammodo, a questo punto dovresti accompagnare la tua granita con delle paste di mandorle.
Cooming soon, promesso ;-)

Ingredienti:

Procedimento:
Prepara il caffè, dolcificalo con la stevia e versalo sul cioccolato spezzettato, mescolando continuamente, per fonderlo ed ottenere una crema. Aggiungi il miele, la panna e scalda a fuoco basso, finché il composto non sarà omogeneo. Fuori dal fuoco, incorpora l'aroma all'arancio. Lascia raffreddare completamente e trasferisci nella gelatiera, avviandola secondo le istruzioni dell'apparecchio.

3 set 2012

Riso Freddo con Asiago e Pere Selvatiche al Pesto di Noci, Rosmarino e Aceto Balsamico

Riso Freddo con Asiago e Pere Selvatiche al Pesto di Noci, Rosmarino e Aceto Balsamico

Beh, non si può dire che dopo un mese spensierato e, aggiungerei, totalmente sfaccendato, il rientro in ufficio sia stata una passeggiata. 
Spiacente, ma non sono un cammello, non ho la minima capacità di incamerare in poche settimane energie da rilasciare gradualmente nel corso dell'anno e lo sprint post vacanziero è già esaurito: venerdì sono tornata a casa completamente stravolta.
Per riprendere fiato, sabato mi sono concessa una cena in collina, al Celliere, un ristorante meraviglioso, ricavato all'interno della cinta muraria di un piccolo e suggestivo borgo medioevale con vista sul Chianti, dove, grazie alla temperatura gradevole, ci siamo finalmente goduti una cena come si deve, dopo tanti mesi di insalate a temperatura polare, mangiate solo per sostentarsi. E non siamo rimasti delusi, visto che ambiente, cibo, vino e servizio sono eccellenti!
Come sempre, avevamo prenotato tramite Groupon, quindi avevamo già in partenza un'idea del menu e di come suddividercelo, in maniera da assaggiare il maggior numero possibile di prelibatezze. 
Sulla prima portata, invece non c'erano dubbi: pappardelle al ragout per Topy, gnocchetti gorgonzola e noci per me.
Ho una passione sfrenata per l'abbinamento tra il formaggio, meglio se stagionato e pungente, e le noci e non mi stanco mai di riproporlo sotto forma di dip per crostini, risotti, pasta, carne, torte salate e persino dessert. Fa molto anni '80, lo so, ma all'epoca sembrava la scoperta del secolo (il secolo scorso, appunto) e il mio imprinting culinario quello è.
Devo ammettere che in estate non è facilissimo rivisitare quest'accoppiata in forma leggera e digeribile, ma non ci rinuncio ugualmente: questo riso freddo non è proprio ipocalorico, ma nemmeno troppo ridondante e mi permette di assaporare un po' del mio adorato autunno anche quando fuori ci sono 30°

Ingredienti:
Procedimento:
Cuoci il riso secondo le istruzioni sulla confezione, scolalo al dente e raffreddalo sotto un getto d'acqua corrente.
Trita le noci, il rosmarino, il sale e aggiungi l'aceto e l'olio sufficiente ad ottenere una consistenza cremosa, ma non troppo fluida. Condisci il riso con questo pesto, quindi aggiungi l'asiago e le pere mondate a cubotti.
Lascia riposare per un'ora almeno prima di servire.