Una cartolina dalla mia città, scattata da una prospettiva fiabesca, il roof garden del Grand Hotel Baglioni, una di quelle location esclusive a cui non avrei mai creduto di avere accesso.
Se ne ho avuto l'opportunità devo solo ringraziare Christina e Monika della Roner - Ritterhof, che mi hanno voluta con loro per un evento d'eccezione, God Save The Wine: dodici cantine d'eccellenza che hanno portato in degustazione le loro etichette "top", aggiungendo emozione alla perfezione estetica di una vista a 360° sul centro storico, tra scale, terrazze, ringhere, abbaini e siepi di oleandri a movimentare il classico sky line fiorentino.
Degustiamo per primo il Lenz, un blend di Chardonnay, Müller Thurgau e Moscato vinificato in secco, giovanile e danzante, un vino che rappresenta un po' tutti noi nella nostra componente più spensierata, in quei rari momenti di grazia in cui ti senti leggera come vorresti e desideri solo sorseggiare un bianco festoso nella piazza di Mülbach al tramonto, mentre il paese e la serata ti scorrono pacificamente davanti. Una di quelle occasioni in cui hai la sensazione che il mondo possa funzionare anche se ti prendi una pausa.
Il Gewürtztraminer Crescendo è invece un'esplosione debordante di vibrazioni "nude"... mi fa pensare in primis a petali di rose che si librano in aria, ma è molto di più di fiori ondeggianti: ci sono tanti aromi, tante spezie, tutti sapientemente equilibrati per non renderlo troppo "difficile" e solitario, ma, al contrario, complemento perfetto per i crostacei, soprattutto se ben aromatizzati, di cui esalta e bilancia la mineralità.
Proseguiamo con un Lagrein Rosato, credo il primo rosé fermo che abbia mai assaggiato: fresco, profumatissimo, colpisce all'assaggio per un retrogusto di amaretti che ne smorza l'esuberanza iniziale e lo rende adatto, oltre che per gli aperitivi di cui sopra, per una grigliata di pesce di quello un po' importante, magari di lago, magari, perché no, da mangiare in riva al Lago di Caldaro, a un passo dalla Ritterhof, proprio quello che spero di fare nei prossimi giorni.
Ormai l'umore, corroborato da mille degustazioni e dalle storie affascinanti dietro a ciascuna di esse, è alle stelle, le stesse che, dopo il temporale che ci aveva fatto temere l'annullamento della serata, finalmente tremolano nel cielo.
L'ultimo calice lo consacriamo sulla terrazza, abbastanza alta e ventilata da consentirci di apprezzare, malgrado l'afa, la frutta nobile e polposa di un Pinot Noir Crescendo, reso importante e maturo dalla barrique, così pieno ed austero da farci rimpiangere che non sia già arrivato l'autunno, per corredarlo di selvaggina in umido che lo magnifichi.
Usciamo sbandando leggermente, più che per il vino, per le emozioni forti che ci ha regalato, per il sentimento raro di sorellanza che ci unisce, e mentre usciamo mi ritrovo a scartare un regalo inatteso
Ringrazio ancora di cuore la Ritterhof, per avermi coinvolta, Andrea Gori, per l'organizzazione impeccabile, lo staff del Baglioni per l'efficienza e la cortesia, Firenze per l'inquadratura suggestiva, le mie amiche per l'affetto e tutti per aver reso speciale un battito d'ali della mia vita.
7 commenti:
scusa ma sei proprio di Firenze città?...caspita ero li sabato e domenica!
La serata deve essere stata magnifica e le foto di Firenze in notturna lasciano davvero senza fiato da quanto sono belle!
Per una volta posso dire che conosco quello di cui stai parlando perchè anche io nelle mie peregrinazioni altoatesine ho avuto modo di scoprire apprezzare i vini della Ritterhof.
Claudette
caspita che evento favoloso, complimenti, un abbraccio SILVIA
Che belle emozioni....e ti capisco quando dici che grazie a degli eventi riesci a vedere posti altrimenti irraggiugibili ai comuni mortali...perche' capita anche a me...bella Firenze...grandioso l'assaggio di questi vini...
che belle sensazioni!! sono felice per te!!! e poi la cornice d'eccezione di Firenze...embè...rende tutto superbo!!
Ma che bella serata che devi aver vissuto!!!!
Firenze, sempre magica cornice!
Ciao
Elisa
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