Riemergo dal silenzio in cui, da
qualche settimana, stagna il mio blog, causa trasloco, con relativo imballaggio
di tutte le mie pignatte e i miei props, per parlarti di una parentesi
piacevole che mi sono concessa ieri, partecipando a un tasting presso l’Enoscuola di Luca Gardini, dedicato ai prodotti
di punta del Castello del Terriccio, storica
tenuta del pisano, affermatasi, però, in ambito vinicolo solo da una trentina d’anni.
Il Castello del Terriccio nasce, infatti, come
struttura difensiva, per vocarsi, poi, a partire dal ‘700 alla produzione
cerealicola, olearia e, solo in piccola parte, vinicola. E’solo negli anni ’80 che
il numero di ettari vitati, destinati alla realizzazione di etichette di pregio,
viene più che raddoppiato, con l’introduzione di ceppi internazionali, che
vanno ad affiancarsi al tradizionale Sangiovese.
La maggior parte del lavoro si
svolge in vigna, attraverso un abbattimento della produzione e a un’accurata
selezione dei grappoli all’atto della vendemmia. Ogni varietà viene raccolta al
momento più opportuno e lavorata separatamente, per procedere, solo
successivamente, a un assemblaggio, prima della sosta in barriques di allier di
primo passaggio, altro tratto distintivo dell’azienda, che, per la produzione
di rossi, si rifà alla tradizione bordolese.
L’approccio dell’ Enoscuola è assolutamente innovativo: ogni incontro si
svolge in forma colloquiale, senza classismi o snobismi intellettuali, i
docenti si riconoscono unicamente per le vaste competenze, ma si rapportano
agli ospiti con garbo e disponibilità al confronto, stimolando la discussione
anche tra i partecipanti.
Il primo vino in degustazione è il
Con Vento 2013, così
chiamato per la particolare esposizione alle correnti dell’area in cui i
vitigni di Sauvignon e Viognier con cui viene prodotto sono coltivati. Il
Sauvignon si avverte al naso, ma non manca il tocco cipriato del Viognier.
Anche in bocca si conferma la fedeltà al varietale, nella sapidità e nel finale
ammandorlato. Gli abbinamenti proposti e discussi sono quelli più classici, dal
pesce a cottura breve al vitello tonnato.
Dopo questa partenza sciolta,
passiamo ai rossi importanti: il Tassinaia 2009, che deve
il suo nome al terreno roccioso su cui crescono gli impianti di Cabernet
Sauvignon, Merlot e Sangiovese che si utilizzano per la sua realizzazione. Il
lungo passaggio in allier non compromette la franchezza del frutto rosso e la
buona freschezza, semplicemente li ammorbidisce con note di cioccolato e
liquirizia, che lo rendono particolarmente indicato (anche questo è stato
appurato attraverso una gradevole discussione con i docenti) alla selvaggina da
piuma grigliata.
L’etichetta gioiello dell’azienda
è il Lupicaia, di cui
degustiamo sempre il 2009, che rende onore alle colline circostanti la tenuta,
da cui, talvolta, era possibile i lupi. La produzione del Lupicaia si basa su una
selezione rigorosissima dei grappoli di Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit
Verdot, vinificati separatamente e assemblati in seguito, prima di una lunga
sosta in barriques nuove. Paradossalmente, sono proprio la complessità dei suoi
profumi di cassis, amarena, spezie, senza dimenticare la nota balsamica, e la
potenza della sua struttura a renderlo immediato, nelle sue lusinghe di
velluto. Concordiamo tutti che la selvaggina in dolce e forte è il matrimonio
perfetto.
Chiudiamo in bellezza con un Castello del
Terriccio 2008, sontuoso taglio di Syrah, Petit Verdot e altri vitigni a
bacca rossa, affinati in allier di primo passaggio. Il naso è pulito, ma complesso,
vi si riconoscono le note di pepe nero del Syrah e quelle balsamiche del Petit
Verdot, l’ingresso in bocca è cremoso, ma in un secondo momento un tannino setoso
si apre a dargli spalla, con un lungo finale di erbe profumate, sulla scia del
quale ci salutiamo, già impazienti di scoprire quali saranno le prossime
etichette che l’ Enoscuola sceglierà per
noi.
9 commenti:
Non solo ricette, ma anche utili informazioni....quanto ci piace il tuo blog :-)
Cara Serena, grazie mille per aver partecipato al nostro tasting e per averlo raccontato sul tuo blog, cogliendo in pieno quello che vuole essere l'approccio al mondo del vino dell'Enoscuola. Speriamo di averti di nuovo nostra ospite! Lo staff dell'Enoscuola
Bentornata Sere...ti sei concessa una meritata superserata tr bei vini dopo le fatiche...grazie per aver condiviso l'esperienza...un abbraccio!!!
ti leggo sempre con interesse, non solo consigli e ricette...
che fine hanno fatto i tuoi animaletti?
ma brava!!! Ho visto che ti stai appassionando sempre più al mondo nobile dei vini.....e ti vedo davvero molto portata, è sempre bello e positivo dar sfogo alle proprie passioni! Un super abbraccio cara!
Il tuo blog è davvero grande, vengo su ogni giorno e ogni volta trovo qualcosa che mi si addice. Questo blog ha un sacco di simpatia e un caloroso benvenuto
Grazie mille
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Non ho intenzione di originalità ma il vostro blog è così buono non si può dire altro che GRAZIE!
quante info utili, che bello tornare a leggerti!
interessante questa recensione, complimenti! Un abbraccio SILVIA
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