Torno da un weekend da sogno in
Alto Adige, tra montagne, purtroppo appena spolverate di neve, mercatini di
Natale e cantine… il freddo sofferto mi arrossa ancora le guanciotte (rimpolpate
da solenni abbuffate di canederli e wurstel), ho le labbra screpolate, la casa
pervasa dal profumo del pot pourri alla cannella e il frigo stipato di burro e
formaggi di malga.
Quando ero più giovane e amavo
molto i dolci, la massima espressione della magia tirolese per me era
rappresentata dalle bäckerei konditorei…
schiacciavo il nasino contro le vetrine delle pasticcerie e sognavo distese di
strudel di mele, vallate di krapfen e altipiani di Sachertorte. Ero una bambina
paffuta, con una madre ossessionata dal fitness, quindi le mie fantasie si
realizzavano solo occasionalmente. Per la legge del contrappasso, sono
diventata una ragazza mignon dal metabolismo di un’ingoiarifiuti e i dolci non
mi interessano più. Sono molto più intrigata da certi capolavori della
panificazione locale, così creativa rispetto a quella toscana, famosa solo per
l’assenza di sale nell’impasto. Le combinazioni di farine, spezie, semi e
frutta secca dell’arte bianca settentrionale, sono insuperabili e mi sfidano a
immaginare l’abbinamento più adatto al piatto principale.
Questa è una soluzione piuttosto
neutra, che apprezzo particolarmente con formaggi e norcineria affumicata, ma
anche con le verdure.
Ingredienti:
- 300 ml di acqua
- 400 gr di farina bianca di farro (Prometeo Urbino)
- 200 gr di farina di semi di lino
- un cucchiaino di miele
- due cucchiaini di sale
- una bustina di lievito di birra secco
- un cucchiaio di kummel
- un cucchiaino di semi di finocchio (Melandri Gaudenzio)
- una manciata di semi di zucca (Melandri Gaudenzio)
- una presa di semi di sesamo (Melandri Gaudenzio)
- una presa di semi di lino (Melandri Gaudenzio)
Procedimento:
Inserisci i primi 6 ingredienti
nel cestello della macchina del pane e avvia il programma “impasto”. Al segnale
per l’aggiunta degli ingredienti, unisci il kummel e i semi di finocchio. Al
termine del programma, estrai l’impasto e dagli un giro di pieghe stretch&fold.
Lascia riposare 15 minuti, quindi
forma una pagnotta e incidila a croce. L’ideale sarebbe servirsi di un bisturi,
ma, in mancanza, i risultati migliori si ottengono con le lame di una forbice.
Spennella la superficie con dell’acqua
e cospargila con i semi oleosi. Fai lievitare ancora fino al raddoppio (circa
45 minuti). Nel frattempo preriscalda il forno alla massima temperatura,
inforna la pagnotta e riporta il termostato a 200°. Cuoci per circa 25-30
minuti (anche per il pane, vale, sostanzialmente, la prova dello
stuzzicadenti).
La ricetta della zucca nel coccio, che si intravede nelle foto, la
trovi qui
7 commenti:
Deve essere saporitissimo questo pane con tutti i semi!
Bellissimo.
Un abbraccio
che spettacolo! mi intenerisce sempre una forma di pane così perfetta
Questo pane parla di tutti i mercatini incantevoli che hai visto. ...effettivamente tra i loro dolci ed il pane scegliere non saprei...
Che meraviglia, una pagnotta che definirei sontuosa. Formaggi di malga, pane fatto in casa...non è che posso fare un salto da te?
Adoro l'Alto Adige e proprio come te da ragazzina adoravo i dolci adesso invece sono affascinata dai loro pani. Il tuo è spettacolarem con tutti quei semini che io dico sempre profumano di "boschi" ... Un bacio
io ai dolci (che pure amo preparare) ho sempre preferito il salato e questa ricca pagnotta rustica potre mangiarla anche da sola, senza aggiunta nessuna. mi sembra di sentire il profumo fino a qui :) un abcio, buona serata
Me deparei com seu site a partir de um retweet, então eu interagir e eu coloquei comentários quando ele me desafia e que vale a pena.
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