E così, in un’ondata del tutto
ingiustificata di entusiasmo, ho sdoganato nella mia cucina di Barbie anche il
ragù della mia mamma, arricchito, però, con un ingrediente ad alto contenuto di
colesterolo, che la mia algida genitrice non credo abbia nemmeno mai
assaggiato, e tante spezie per profumare la casa di Natale fin dalla prima
portata.
In abbinamento, senza mettere a
troppo dura prova il palato con un vino eccessivamente strutturato, perché, a
seguire, certamente, si prevede una seconda portata altrettanto impegnativa,
una bella sorpresa, sempre di matrice emiliana, il Granconcerto
della cantina Medici Ermete, da Lambrusco
Salamino spumantizzato con metodo classico e lasciato lungamente riposare sui
lieviti. Ne risulta un prodotto che conserva i riflessi rubino che tanto amo
del Lambrusco, ma su una base granato che ne rivela la maggiore complessità
rispetto al vino base. Già perlage e spuma sono più fini, il profumo di frutta
rossa fresca, sicuramente prevalente, è anticipato dai sentori legati all’affinamento.
In bocca è fresco e asciutto e queste caratteristiche, insieme alla bollicina,
briosa e persistente, lo rendono particolarmente adatto ad accompagnare piatti succulenti
e a tendenza grassa.
Ingredienti:
Per il ragù
- 100 gr di lardo di colonnata
- 200 gr di misto per soffritto
- 5 bacche di ginepro
- 4 chiodi di garofano
- un dado ai porcini
- 500 gr di macinato di maiale
- un bicchierino di liquore al ginepro (Kranewit Roner)
- un tubetto di doppio concentrato di pomodoro (Coop Campo)
- una puntina di zucchero
- 2 tazze d’acqua
- una stecca di cannella
- sale
- 500 gr di pasta formato “Colonne di Pompei”
Per la besciamella
- un dado ai porcini
- 50 gr di burro
- 2 cucchiai colmi di farina
- due tazze d’acqua
- sale
- noce moscata
- 150 di parmigiano
Procedimento:
Elimina la parte esterna del lardo, quella speziata, e
dadolalo finemente. Fallo tostare in una cocotte di ghisa e, quando sarà
dorato, aggiungi le verdure, le bacche di ginepro e i chiodi di garofano
pestati e il dado. Quando le verdure saranno tenere, unisci il macinato e fallo
rosolare. Sfuma con il kranewit, versa il concentrato di pomodoro, l’acqua, lo
zucchero e metti la stecca di cannella. Copri e lascia sobbollire per un’ora a
fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo prepara la pasta: scolala a poco più di metà
cottura e passala velocemente sotto l’acqua fredda.
Per la besciamella, sciogli il burro e il dado in un
pentolino, unisci la farina e mescola finché non si formerà una “palla”. Versa
l’acqua e porta a ebollizione mescolando. Al primo bollore, spegni la fiamma e
unisci 100 gr di parmigiano. Condisci con sale e una grattugiata abbondante noce
moscata e mescola la besciamella con la pasta.
A questo punto, il ragù dovrebbe essere pronto. Qualora
fosse ancora troppo liquido fallo restringere senza coperchio, ma non esagerare
nel farlo tirare. Aggiusta di sale se necessario e unisci la pasta. Mescola bene
e trasferisci tutto in una pirofila. Cospargi la superficie di parmigiano e
cuoci a 180° per 30 minuti. Imposta la funzione grill, alza la temperatura al
massimo e fai gratinare finché la superficie non sarà ben dorata.
3 commenti:
Colonne di Pompei, ma quanto è bello il nome di questa pasta? non l'avevo mai vista prima. La pasta al forno ha sempre il suo perchè e se ci metti anche un sugo bello saporito si può arrivare in paradiso
È un piatto incredibile, sa di Natale, particolarissime le spezie nel sugo e devo anche dire che una besciamella con dado ed acqua non l'avevano mai sentita. Prenderò spunto da questo piatto....forte la pasya le colonne di Pompei, da Campana non la conosco; -)
Obrigado por este belo post ... e sorrindo (para nenhum assunto óbvio)!
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